La mia mania di ridurre a spirale ogni vegetale si è dovuta scontrare con la dura realtà: la durezza di un frutto maturo di Benincasa hispida.
Dopo aver provato a "spiralarlo" e a grattugiarlo alla fine l'ho affettato con l'affettatrice.
Avevo sbucciato il frutto e tolto i semi, ottenendo un cilindro bucato.
Questo ha contribuito a rendere ancora più difficile l'uso della "spiralizzatrice" perché il vegetale si deve poter fissare bene al centro.
Visto che le fettine si tagliavano agevolmente con l'affettatrice ho praticato un taglio lungo un lato del frutto e l'ho affettato allo spessore più sottile possibile, in modo da ottenere delle strisce tipo pappardelle.
Purtroppo anche ieri non mi ero portata il cellulare per le foto.
Le ho cucinate in modo molto semplice: ho fatto appassire in padella un trito di cipolla e il risultato degli esperimenti precedenti: la polpa tritata/grattugiata malamente. Ho aggiunto solo un filo di olio e un pizzichino di sale. Poi ho unito le strisce di Benincasa e ho lasciato cuocere qualche minuto.
Pur essendo sottilissime è stato necessario cuocerle un pochino, non solo scaldarle come faccio con le carote.
Ho completato con grana grattugiato.
Ieri sera ho anche preparato uno spezzatino per oggi: cubetti di benincasa e di patate cotti in pentola con un po' di cipolla, curcuma, olio e sale. Ovviamente un po' di acqua va aggiunta, essendo uno spezzatino in umido.
Foto di repertorio: la mia Benincasa quando era ancora un fiore.
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
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Risposta a una domanda ricevuta in privato.
RispondiEliminaI miei amici sono timidi, non scrivono in pubblico! Ma tranquilli, farmi una domanda sul perché tolgo i semi alla Benincasa non mi offende, non la prendo come una critica, ci mancherebbe! Quindi spiego volentieri.
Ho scritto di avere tolto i semi, ottenendo un cilindro vuoto al centro. Ho scritto anche che così facendo è risultato ancora più difficile ridurre il tutto a spirale, perché la verdura da "spiralare" deve fissarsi saldamente al suo centro.
La domanda privata era: perché non hai lasciato i semi al centro? Così si sarebbe fissata.
Risposta:
Non era possibile.
1) La polpa che contiene i semi è soffice, non avrebbe assicurato una buona presa.
2) La parte con i semi è grande, lasciandola i semi si sarebbero scontrati con le lame, si sarebbero triturati e avrei rovinato le lame.
3) La polpa del frutto maturo è veramente molto molto dura, non tenera come era in quelli che abbiamo mangiato acerbi questa estate e che avevano la consistenza dei cetrioli.
Non sarebbe stato possibile ottenere le spirali nemmeno se il centro fosse stato consistente quanto la parte esterna.
Visto che mi sono piaciute, nei prossimi giorni preparerò ancora le "finte pappardelle," magari al pomodoro. Cercherò di portare il cellulare e di fare qualche foto, così queste spiegazioni poco chiare diventeranno più comprensibili ;-)