lunedì 27 febbraio 2017

spuntato e raccolto

La primavera sta arrivando, finalmente posso divertirmi seminando e raccogliendo ogni giorno qualcosa.
Tanti semi sono spuntati, ma sono ancora cotiledoni. Nei prossimi giorni farò qualche fotografia.
Si inizia a muovere qualcosa dove ho seminato la zucca barucca. 
Un nome che trovavo divertente già dall'infanzia. Grazie a un gentilissimo amico virtuale ora ho la possibilità di seminarla.

Ho raccolto per la prima volta una foglia di cipolla egiziana  No, ho scoperto poi che si tratta di un cipollotto asiatico.
Al primo impatto non mi ha fatto una buona impressione, perché da tagliata è piuttosto viscida. 
Contrariamente alle mie abitudini l'ho rosolata con un pochino di olio, poi ho aggiunto foglie di Bunium bulbocastanum e di Lapsana communis.
Con una patata lessata, un po' di farina, albume d'uovo e sale ho preparato degli gnocchetti verdi molto saporiti.
In questo periodo ho la mania degli gnocchi di verdura. 

Qui il raccolto di oggi.
La terra era bagnata, così ho lavato le erbe prima di mondarle. Quindi le ho pulite dopo avere scattato questa foto. Si nota la foglia di cipolla egiziana tagliata a metà. (Allium cepa var. viviparum)

In realtà speravo di trovare i tuberi di Bunium, che non ho mai assaggiato. Così avevo estirpato le piante più grandi. 
Ne ho molte altre, (si sta moltiplicando molto velocemente) volevo quasi buttarle, poi le ho ripiantate. Ho pensato che erano le più grandi, quindi potrebbero essere le prime a produrre i tuberi.

I primi fiori: violette e Bergenia
   

sabato 25 febbraio 2017

Trichopoda pennipes

Le foto sono orribili, ma il soggetto merita di essere immortalato e conosciuto. 
Non siamo a una sfilata di moda, dove quel che conta è l'aspetto: questa è una guerra, e occorre conoscere ogni possibile arma, se vogliamo vincerla.

Se in futuro avrò foto migliori le sostituirò, per ora raccomando di guardare altre foto migliori della mia in rete, in modo da riconoscerlo e proteggerlo.



Il benemerito insetto illustrato oggi è un Trichopoda pennipes (Fabricius, 1781).

E' un dittero del genere Tachina, e il suo terribile pregio è di deporre uova sul dorso delle cimici verdi (Nezara viridula).  Da queste uova nascono delle larve, che si fanno strada attraverso la corazza della puzzolente, penetrano nel suo corpo e se ne nutrono, mentre la disgustosa cimice verde continua a vivere, e solo quando i giovani Trichopoda sono in grado di nutrirsi altrimenti la Nezara soccombe, ponendo fine agli inenarrabili tormenti causati dall'essere mangiata viva da queste voracissime larve.

Questa è la notizia certa, ma in rete ho visto che gradiscono anche papparsi Halyomorpha halysLeptoglossus phyllopus, Coreidi e altri ancora. Un utilissimo parassitoide tuttofare!


Quindi occhio alla moschina! 

Questa moschina è stata importata. Una volta tanto arriva un parassitoide e non un parassita.
Ho letto che ci sono anche specie autoctone che si nutrono di Eterotteri, ma questa non l'avevo mai vista.


Determinazione ottenuta grazie a un gentilissimo e competente moderatore di Acta plantarum

Le foto più belle che ho trovato in rete sono queste

martedì 21 febbraio 2017

Semenzali

I peperoni iniziano a mettere le foglie vere.


I poveri Lipo sono fittissimi, ma non posso permettermi altro, nè posso tenerli tutti. Faranno un po' di selezione naturale.

Sorpresa delle sorprese! Il 18 ho seminato un mix di succulente. Sono nate queste piccole piantine: non mi aspettavo una germinazione così veloce.
Ho cercato foto su internet e pare che l'opuntia abbia dei cotiledoni simili. Vedremo come evolveranno le piantine. Non si può prendere un mix di semi e sapere subito cosa è nato. Al momento più che un mix sembrano tutte uguali.



Come previsto le plantuline di petunia non sono sopravvissute. Erano esilissime.


Una curiosità: alcuni funghetti con forma a calice trovati qualche giorno fa nell'orto. Non so il nome, li presento solo come curiosità. Mi hanno dato diverse possibili identificazioni (Otidea onotica, Peziza, Helvella leucomelaena, Sarcosphaera crassa) ma sono molto difficili da determinare e le foto che ho fornito non aiutano, perché non sono molto nitide.




lunedì 20 febbraio 2017

Foto di piante!

La primavera si fa sentire e io ricomincio a scattare foto alle piante

Gli ellebori. Chissà perché, da ogni angolazioni li guardo, li trovo sempre rivolti dalla parte opposta.





La Brassica parachinensis che avevo trapiantato in autunno in serra. Era stata divorata dalle limacce e fino a pochi giorni fa non era rimasto più nulla. Ebbene, alcune piantine stanno ricacciando!


Il Chimomanthus praecox quest'anno ha una fioritura minima ma profumatissima



Una succulenta arrivata qualche mese fa tramite il servizio postale

Il mirto è cresciuto tantissimo

Continuo a seminare: troppo per renderne conto.
Segnalo solo un esperimento con "semi" di funghi. Non l'ho fatto nel modo corretto e quindi non mi aspetto risultati.

Dopo l'inverno e una lunga influenza ho iniziato a ripulire un po' l'orticello. Tanto secco da togliere e tutto da vangare. Di solito inizio in autunno, ma quest'anno ho preparato solo l'aiuola per l'aglio.
Quanto lavoro ci sarebbe! Per fortuna la primavera sta arrivando e mi aiuterà portandomi nuove energie. 

sabato 18 febbraio 2017

Varie piccolezze

Gli indizi dell'avvicinarsi della primavera si moltiplicano.
I gechi si sono definitivamente risvegliati. Da tre giorni li vedo regolarmente.
Ogni giorno raccolgo qualcosa: lattuga, cicoria, borragine, Brassica parachinensis, topinambur, foglie di Bunium... non sto utilizzando più nessuna verdura conservata.

L'inverno è stato particolarmente mite, ma negli ultimi giorni il sole è caldo, si sente davvero la primavera, così ho seminato alcune zucche. Non volevo più usare semi autoprodotti, ma sono stata tentata dalla mia zucca migliore, anche se a mio avviso un po' farinosa, e dalla zucca Barucca, ricevuta da un amico.
Molti dei miei semi stanno spuntando, anche il Trachyspermum  ammi e l'ipomea batata.
Cavolo di Turchia
Una anomala piantina di Brassica juncea a tre cotiledoni

La mia unica cipolla egiziana (NO!!! Era un cipollotto asiatico) sta crescendo rapidamente, come anche l'aglio elefante e i due spicchi di aglione toscano.
Ho sperimentato una nuova ricetta per i topinambur.
Come il solito non è una vera ricetta, ma una cosa molto semplice. Ho tagliato un po' di cipolla rossa e l'ho messa a rosolare leggermente con un pochino di olio. Ho aggiunto i topinambur sbucciati e tagliati a cubetti, un po' di sale e curcuma e poi pochissimo riso. (Perché dovendo limitare le calorie ne metto 20 grammi a porzione, ma ovviamente le dosi e i condimenti sono personalizzabili.)







Ho lasciato cuocere il tutto a fuoco molto basso e coperto, senza niente altro. La cottura è stata più lunga del normale perché non ci ho messo acqua. Non volevo ottenere un risotto cremoso, ma qualcosa di simile al pilaf. Mi è piaciuto.
Questo post è particolarmentre scombinato perchè l'ho scritto al cellulare e non riesco a sistemarlo...


mercoledì 15 febbraio 2017

Brassica parachinensis

Sono contentissima della brassica parachinensis.
Certo non posso sperare di coltivarla in piena terra, perché le limacce ne hanno fatto strage, ma le piantine rimaste nella vaschetta, nonostante la situazione disagiata e le temperature invernali, stanno producendo benissimo.
Sono tenere e buone, crescono velocemente anche in inverno: si sono guadagnate un posto fisso nel mio orticello.
Il raccolto di ieri.
Le ho usate per un esperimento culinario, pieno di tante novità: riso rosso lessato e condito con cipolla, Brassica parachinensis e tofu passati in padella.
Il tofu è solo una trasgressione, perchè, non potrei mangiare i legumi, ma il resto è promosso.
Sono semi acquistati, vedremo se riseminandoli avró gli stessi risultati.

lunedì 13 febbraio 2017

La domatrice di maniche

Troppo lunghe o troppo corte, dopo gli scolli abbondanti, ora anche le maniche indisciplinate del vicinato vengono condotte da me per farsi dare una regolata.

Ecco come si presentava un maglioncino rosa dalle maniche a tre quarti. 

Io le avrei allungate in un altro modo, ma si sa, il "cliente" ha sempre ragione.
Ci ho tribolato un po'.
Prima ho lavorato dei polsi aggiuntivi iniziando dal basso, che è il mio sistema preferito.

Dopo averli cucite al bordo originale ho scoperto che il filato troppo peloso del polsino (angora) aveva inglobato i giri fatti con il filo contrastante, che servono per facilitare la cucitura a punto maglia. 
Non c'è stato modo di eliminare i giri aggiuntivi senza far danni e ho dovuto rifarli partendo dall'alto.
Poi ci si è messa la mia distrazione! le maniche sono a coste 2/2 quindi uguali dal diritto e dal rovescio, anzi, dal rovescio sono più belle, perché il maglione è usato e dal rovescio appare più nuovo. Un polso l'ho lavorato correttamente dal diritto, l'altro l'ho fatto dal rovescio, e me ne sono accorta solo quando stavo terminando di chiudere la cucitura laterale. 

😢

Tra una distrazione e l'altra alla fine ne sono venuta a capo.
Ho chiuso i punti con intreccio extra elastico.
La chiusura a tubolare è sempre la più fine, ma anche questa ha i suoi pregi: consente di avere polsi elastici, che si allargano se si vogliono alzare le maniche e tornano alle proporzioni originali quando le si riabbassano. 
La cosa che mi dispiace è che non è tanto bella, e mi pare di fare brutta figura sembra che io non sappia fare la chiusura a tubolare.



Come si nota il maglione è acquistato e la lana non è quella originale. La chiusura extra elastica è proprio brutta.


domenica 12 febbraio 2017

Bucce di melone in agrodolce

Ho la fortuna di avere tante amiche creative.
Di solito trasformavo in compost le bucce di melone gialletto, ma una delle amiche più fantasiose mi ha suggerito di prepararle in agrodolce.

La parte difficile: togliere la sottile buccia esterna gialla. Si può fare con un pelapatate, ma è un attrezzo un po' difficile da usare, per me, e la buccia di melone è duretta.
La parte noiosa: tagliare il tutto a dadini
La parte lunga: cuocerli in acqua, sale, aceto, olio, foglia di alloro e/o aromi vari. Sono abituata a fare i cetrioli in agrodolce, e quelli vanno solo sbollentati velocemente per sterilizzarli senza renderli mollicci.
Le bucce di melone al contrario devono cuocere.
Pur non essendo dolci sono comunque più zuccherine dei cetrioli. Se non si desidera un dolce spiccato si può fare l'agrodolce senza aggiungere zucchero. 😉


Un'altra cara amica mi aveva suggerito di non mettere olio nell'agrodolce. Io non condisco nemmeno l'insalata, ma nell'agrodolce non so rinunciare a un po' di olio.




La seconda volta li ho cotti più a lungo e sono venuti meglio.
La mia amica prepara anche la marmellata, ma io preferisco limitare l'assunzione di cibi dolci, così non ci ho nemmeno  provato.



p.s. la marmellata si fa con cubetti di scorza di melone sbucciati, succo e buccia di limone, e zucchero.














Buoni, da provare.

venerdì 10 febbraio 2017

Spuntato e raccolto

Sono germogliati alcuni dei semi che avevo messo a pre-germinare.
In particolare uno dei tre tipi di patata dolce, i lipo e i limoni
I lipo li ho seminati tutti (ma non so se li potrò tenere tutti), mentre dei limoni ho tenuto solo i due semi che hanno emesso due radici, perché sono alla ricerca del mitico "clone nucellare".




Domande difficili: il Lipo (Citrus limon x Citrus paradisi) è un ibrido derivato appunto dall’incrocio tra Limone e Pompelmo.
Cosa posso aspettarmi dalle piante nate da seme? Chissà se è possibile trovare un clone nucellare. E in questo caso, darebbe una pianta uguale alla pianta madre oppure a uno dei due genitori originari,o ad altro ancora?
Chi lo sa me lo dica, grazie.

Ho raccolto un po' di borragine, una buona quantità di cavoletti misti e tanti papaveri, segno che la primavera si sta avvicinando.

Ho cotto tutte le erbe e le ho usate per farcire delle crepes


giovedì 9 febbraio 2017

Lotta all'Halyomorpha halys



La cimice asiatica non deve averla vinta.
Agricoltori, appassionati di orto e giardino, cittadini tutti.
Chiunque abbia il desiderio e la possibilità di saperne di più al riguardo può partecipare al Convegno:

Halyomorpha halys
Diffusione in Emilia-Romagna, danni e primi risultati nella lotta alla cimice asiatica
  14 febbraio 2017
Sala "20 Maggio 2012" - Regione Emilia-Romagna  Viale della Fiera, 8 – Bologna

La partecipazione all’incontro è gratuita, per una migliore organizzazione è richiesta l'iscrizione al seguente indirizzo:  

https://agri.regione.emilia-romagna.it/giasapp/agrievents/iscrizione/evento/160





Intanto raccomando a tutti, ma proprio a tutti, anche a chi non ha piante, e in qualsiasi parte del mondo si trovi, di eliminare anche le cimici che nella stagione fredda si annidano in casa e sui davanzali.
Non limitatevi a gettarle fuori: uccidetele.
Lo so che sono brutte e che puzzano, e che gli insetti fanno ribrezzo, oppure che amate tanto gli animali.
Come sappiamo le cimici si moltiplicano all'inverosimile, e più si moltiplicano più pesticidi verranno riversati sulle coltivazioni. Pesticidi che uccideranno gli insetti buoni, mentre le cimici se la rideranno e continueranno a moltiplicarsi e a danneggiare le coltivazioni (e ad invadere in inverno le case dei cittadini).

Ogni cimice eliminata dimostra il nostro amore verso un'infinità di altre creature che abitano il nostro mondo, contribuendo a salvare gli insetti buoni e gli altri animali (umani compresi) dai pesticidi.

Le cimici adulte volano, ma non è la loro priorità. Se volano basta aspettare che si fermino. Io le avvicino con una paletta acchiappamosche, con tutta tranquillità. Loro ci salgono docilmente. Le lascio cadere in un barattolo pieno di acqua leggermente saponata, o nella tazza del wc, sempre con un pochino di sapone sciolto nell'acqua. Loro annegano senza rilasciare sgradevoli odori, e noi con quel semplice gesto abbiamo eliminato, con ognuna di loro, la numerosa prole che avrebbero generato esse stesse e tutta la loro discendenza.
Una goccia nel mare? Ogni goccia è necessaria al mare.


Fioriture

Iniziano a fiorire i miei soliti fiori. Sempre quelli, perché non ho seminato novità. Le foto sono nettamente peggiori. Nell'ultimo mese...