lunedì 30 novembre 2015

Seminato e raccolto

Alcuni giorni fa, dopo aver letto l'articolo riguardante l'innesto delle melanzane sugli Amici dell'orto, ho sentito la necessità di seminare subito le melanzane.
Non ho nemmeno aspettato la luna crescente.
Ne ho seminati parecchi, perché li conservo da uno scambio avvenuto diversi anni fa, e potrebbero avere difficoltà a spuntare. Li ho seminati presto anche per quello: se non nasceranno avrò modo di recuperare.
Non ho usato il panno umido: in questo periodo non ho in giro tanti semenzali, così una vaschetta in più non mi crea problemi.
Ho seminato anche dei chicchi di mais da popcorn. Vorrei raccogliere le foglie, come ho fatto l'anno scorso. Erano dolcissime, le mangiavo come caramelle.

Ho raccolto i primi topinambur. 
Sono pochi perché raccolgo solo quelli che uso, per trovare questi ho solo smosso un angolino di terra.
Sono delusa da quelli "a tubero liscio" che hanno prodotto tuberi piccolissimi.
Di questi ultimi nella foto si vede l'interno raccolto.
D'accordo, erano in vaso, ma il vaso era grande, e ben fornito di compost.
Tutti i tuberi piccini assieme (non li ho nemmeno contati) raggiungono il peso di 60 gr. mentre i 6 tuberi nati da quello che presi anni fa al supermercato pesano in media 100 gr. l'uno, il più grande 170.

Confronto


Capisco, i piccolini non sono bitorzoluti e sono più facili da pulire, ma non so se conviene.

Li ho tagliati a fette sottili, li ho infarinati e messi in padella senza niente altro, a fuoco bassissimo, come faccio con i fiori di zucca.
Li ho lasciati finché sono diventati dorati e croccanti.
Questo non è successo a tutti nello stesso momento. Man mano una fettina diventava ben croccante... la sgranocchiavo. Sono molto golosa...
Non ho aggiunto niente altro, sono risultati sufficientemente saporiti.
Non ho notato differenze significative di gusto tra quelli lisci e quelli grandi.

E' in queste occasioni che sento la mancanza dell'essiccatore. Purtroppo per questioni familiari non lo posso prendere. Penso che anche la friggitrice ad aria possa essere una buona soluzione per cucinare le chips di topinambur.
Potendo usare un sistema più pratico penso che ne preparerei molti di più, da conservare.

Il topinambur è il tipico esempio di verdura che mi ha conquistata dopo anni di tentativi. Crudo e lessato, che sia in pezzi o in purè, mi disgusta. Ne aggiungevo un po' nei tortini di verdura, tanto per utilizzarne alcuni, e gli altri li davo alle colleghe, che per fortuna li gradivano.
Poi ho iniziato a friggerli, e mi piacevano. Il problema è che non amo i cibi unti e non mi piace pulire dopo aver fritto, inoltre sono piuttosto umidi e non sempre riuscivo a renderli ben croccanti.
La riabilitazione del topinambur è iniziata l'anno scorso, quando Luisa (il suo blog è indicato qui accanto) mi ha rivelato che lei li usa per condire la pasta.
Ho iniziato anche io a farne sughetti, in bianco o col pomodoro. Una rivelazione: il gusto cambia completamente.

Poi ho avuto l'idea delle chips non fritte: se i fiori di zucchina vengono così bene, perché non provare con le fette di topinambur?
Qualche giorno fa dicevo che se una verdura richiede ricette particolari per essere buona non la ripianto. Smettere di coltivare il topinambur, così infestante, non è facile. In questo caso trovare le ricette giuste è stata la soluzione vincente, ancora meglio è che non si tratta di procedure complicate.

domenica 29 novembre 2015

Sogni irrealizzabili

Oggi ricorre l'anniversario della battaglia, o strage, del Sand creek
Solo un piccolo esempio tra tanti episodi di guerra, che purtroppo continuano a ripetersi.

Mi piacerebbe che un giorno l'umanità arrivasse a capire che non è necessario sterminare "gli altri" per imporsi, e che se tutti si accontentassero, su questa Terra ci sarebbe spazio per tutti.


sabato 28 novembre 2015

Altra trovatella

L'altro giorno, mentre ero andata invano a cercare del piattello nel pezzetto di parco accanto alla stradina, ho trovato un'altra pianta abbandonata.
Si tratta di un'aspidistra di quelle comuni, a foglia verde.

Non era in buone condizioni come il ciclamino, trovato pochi giorni fa con vaso e tutto all'interno del cestino per le cartacce.
Le radici avevano fatto esplodere il vaso, e c'erano alcune foglie gialle e alcuni steli secchi, dai quali erano state tolte le foglie.
Le ho ripulite, ho messo da parte un po' di rizomi e di piantine, perché erano davvero troppe, e ho rinvasato il resto.
Non mi piace l'aspidistra, ma non volevo che andasse buttata.
Se qualcuno lo desidera, può venire a prenderne un po'.

Sono lieta di dire che non sono l'unica a recuperare piante destinate alla spazzatura. Migliaia di piante provenienti dai padiglioni Expo ora smantellati sono state messe a dimora in diversi parchi della provincia di Milano.

giovedì 26 novembre 2015

Se non sono matti...

...non li vogliamo!

Oggi vince il primo premio della categoria dei matti...la Iaia!
Sì, apparentemente la più matta della giornata sono io.
Chi mi conosce sa che raramente aggiungo erbe aromatiche a quello che cucino.
Non uso erbe aromatiche perché mi piace sentire il sapore originale del cibo. Se una cosa non mi piace per una volta posso sì cercare di camuffarla, o per non buttare il cibo, o per mettermi alla prova nella ricerca di un diverso modo di cucinare, ma in seguito, salvo scoperte semplici ed eccezionali, se l'alimento richiede troppe manipolazioni per incontrare il mio gusto, in genere lo evito.
Ho fatto così anche con la zucchina marocchina, che era insapore, e solo dopo diverse aggiunte è diventata gradevole, ricordando addirittura l'ananas candito. Anche se sono molto soddisfatta del risultato, l'anno prossimo seminerò una zucchina meno impegnativa, già buona di suo.

Seguendo lo stesso ragionamento, secondo me le patate devono sentire di patate, non di rosmarino, e il pollo preferisco che abbia sapore di pollo, non di vino o di aromi.
Per non parlare dei mix di aromi. Raccolgo tutti i miei aromi, li faccio seccare e li polverizzo, preparando un mix, ma lo uso sempre con cautela. Aggiungendo indiscriminatamente gli aromi in mix a tutto quello che si cucina, alla fine tutto ha il gusto del mix di aromi, e diventa difficile distinguere tra un piatto di pasta e un arrosto di maiale, se entrambi sono affogati nel medesimo miscuglio aromatico.

Notare che il mio è un mix di aromi, non è un sale aromatizzato. Il sale fa male. A volte serve la sola aggiunta di aromi, ma se aromi e sale sono già mescolati si finisce con l'aggiungere sale anche dove non servirebbe. 
Non ho mai preteso che altri si adeguino alle mie abitudini, ma per quanto mi riguarda preferisco gestire separatamente i due componenti.

Ecco. Io che non friggo mai e che raramente aromatizzo... oggi ho fatto un fritto di salvia e rosmarino.


Me l'aveva consigliato qualche giorno fa una cara amica.
Le avevo chiesto a cosa le servisse così tanto rosmarino, visto che ne ha diverse piante enormi e a volte non le ritiene sufficienti.
Io non lo uso mai, volevo quasi eliminarlo completamente, o dare le piante a lei, visto che già gliene avevo date alcune ma non le bastano mai. La vicina che rifornivo regolarmente ora non c'è più, e vedo giorno dopo giorno tutto quel bel rosmarino inutilizzato.
Così la mia amica mi ha detto che lei lo usa per fare una tisana che beve tutte le sere e lo cucina fritto in pastella.
Riguardo la tisana ho delle perplessità, perché bevo solo acqua e non sopporto le altre bevande, soprattutto se calde.
Dovrei prepararla nel pomeriggio e lasciarla raffreddare. Vedremo.

Dopo qualche giorno di riflessione, ho fatto "la pazzia".
Ero uscita per raccogliere un po' di piattello, perché avevo voglia di una buona minestra con piattello e borragine. Nell'orto quasi non ce n'era e sono andata a cercarlo nel parco, cosa che in genere non faccio. Niente da fare!!! E' sempre stato pieno di piattello... oggi perché ne avevo voglia non ce n'era nemmeno una pianta.
(ho trovato un'altra cosa ma adesso farei confusione, ne scriverò domani)
Così rientrando ho visto il rosmarino e ho pensato che fosse il giorno giusto per fare l'esperimento.

Ho preparato la mia solita pastella, con uova, sale, noce moscata, farina e un pochino di acqua.
Uso le uova, perché così il fritto non assorbe molto olio. La pastella a base di acqua, la uso solo per gli alimenti che poi passo nel pane grattugiato e metto in padella senza olio e a gas bassissimo, come per esempio i fiori di zucchina.

Ho intinto le foglie di salvia e piccoli ciuffetti di rosmarino nella mia pastella e li ho fritti, cercando di fare ciuffetti piccolini per renderli croccanti e alleggerire il gusto amaro.
Buoni! Meglio il rosmarino che la salvia.

Secondo me non è una contraddizione. Continuerò a mangiare patate senza rosmarino, cioè patate al sapore di patata, pasta col sapore di pasta e arrosto di maiale col sapore di arrosto di maiale, e ogni tanto farò il fritto di salvia e rosmarino, con i loro rispettivi aromi: di salvia e rosmarino.

Non ho fatto foto, difficilmente mi ricordo di portare il telefono mentre cucino, ma il risultato si può immaginare, sono ciuffetti impastellati.


mercoledì 25 novembre 2015

25 novembre

La violenza sulle donne è antica come il mondo, ma nel 2009 avremmo voluto sperare che una società avanzata, civile e democratica non nutrisse le cronache di abusi, omicidi e stupri. (Helga Schneider)

martedì 24 novembre 2015

Proposte indecenti

Qualche tempo fa mi proposero di guadagnare con un blog. Non con questo, con un altro, che avrei dovuto aprire sotto falso nome e dove, anziché perdere tempo a scrivere le stupidaggini che scrivo abitualmente qui, avrei dovuto scrivere cose interessanti.
Cose interessanti? Non continuai a lungo questa conversazione.
Io non scrivo cose interessanti. Scrivo delle mie piante, di come e quando le semino, per ricordarmi di seminarle prima o dopo l'anno seguente, per capire quanto tempo impiegano a germinare, per ricordarmi quanto è passato tra semina e raccolto, per rivedere un certo fiore. A volte scrivo come ho cucinato qualcosa, perché invento le ricette al momento e ho poca memoria. Potrei voler rifare qualcosa, oppure altre ricette sono da ricordare perché assolutamente da non rifare. A volte metto la foto di qualche lavoro manuale, che spero possa ispirare qualcosa di simile in altri, o di una borsa che ho fatto per regalare e che non vedrò più.
Sono consapevole che queste cose possono non interessare, ma non potrei mai inventare cose intriganti per guadagnare.
La scusa era: tutti i romanzi sono inventati, e la gente paga per leggerli! Devi dare alla gente quello che vuole.
Già. I romanzi sono inventati, e la gente paga per leggerli, ma la gente SA (o dovrebbe sapere) che i romanzi sono inventati. Poi c'è anche chi crede che i romanzi siano veri e che esistano gli Hobbit, ma questa è un'altra storia.

Oggi mi sono imbattuta in questa notizia
Sono proprio tonta. Solo adesso ho capito cosa ci si aspettava da me.
Facciamo così: io continuo a scrivere quello che mi pare, che non sarà interessante ma non si prende gioco di nessuno, poi ognuno continui a leggere quello che gli interessa.



domenica 22 novembre 2015

Raccolto di questi giorni

Fiori nuovi non ce ne sono più.
Resistono imperterriti i tagete, qualche rosa, qualche crisantemo.
Le mie semine sono spuntate, e ho trapiantato in terra in serra la senape, qualche broccolo Marcantonio e il Torasan.

Raccolgo ancora verdura a sufficienza.
In questo periodo c'è soprattutto tetragonia, borragine, varie brassicacee, lattuga e cicoria




venerdì 20 novembre 2015

Benincasa

Ho cucinato per la prima volta un frutto di Benincasa nata dai semi ricevuti da Axel, infatti questa estate li avevo provati solo crudi
http://fioridiiaia.blogspot.it/2015/08/benincasa-e-g-ombo.html

Come mio solito ho improvvisato. Ho messo in pentola alcune cipolline, un po' di olio, patate multicolori e benincasa senza buccia. Ho aggiunto curcuma, sale ed erbe aromatiche, nessun liquido. Dopo un po' ho visto che il colore delle patate viola sbiadiva, così per ravvivare il tutto ho aggiunto dei piselli surgelati acquistati.
Non riesco mai a produrre i piselli, ci ho rinunciato. Tanto ne uso pochissimi.
Ho portato a cottura, scoprendo che le patate necessitano di una cottura più lunga rispetto a tutto il resto. Dovrò metterle in pentola prima.

Riproverò con Benincasa matura.

Mi sento di tranquillizzare quel mio amico che, al momento della semina, temeva che mi sarei ritrovata a gestire frutti di Benincasa enormi.
Non preoccuparti, sono piccolissime. Se non ci avessi aggiunto patate e piselli, un frutto da solo sarebbe bastato a malapena per capirne il sapore.

mercoledì 18 novembre 2015

Torta con zucchina marocchina

Ricetta ispirata alla ciambella all'acqua, ma preparata senza pesare gli ingredienti.
I pezzi di zucchina marocchina sono cotti preventivamente con zucchero, un pizzichino di sale (questa marocchina ibridata è la cucurbitacea più insipida mai vista sulla faccia della terra) succo e buccia di limone. Li ho messi solo sopra, temevo mescolando di smontare l'impasto.
Ce n'è voluta per renderli saporiti, ma alla fine il gusto e la consistenza dei pezzi di zucchina sono risultati ottimi. Dà l'impressione di mangiare una torta con pezzi di ananas candito aromatizzati al limone.

Questo non è un buon motivo per riseminare la zucchina marocchina.
Forse se trovassi dei semi non ibridi proverei l'originale, ma questa ha richiesto parecchio lavoro per scoprire ed esaltare le sue qualità nascoste.
Spesso le zucche e zucchine ibride sono ugualmente ottime, ma non è questo il caso.

domenica 15 novembre 2015

Zucchine siciliane sott'olio: ricetta dettagliata e raccomandazioni

Rispondendo a un commento di Luisa mi sono accorta di non aver spiegato dettagliatamente la ricetta per le zucchine siciliane sott'olio, nè di avere adeguatamente ammonito riguardo i possibili inconvenienti.

Cerco di riparare.

La ricetta è semplicissima, ed è identica sia per la versione da mangiare subito che per quella da conservare, ma... ci sono tre MA che mi hanno fatto desistere dal preparare sia l'una che l'altra versione.
1) Mi sono stancata. Il primo anno ne avevo così tante... ne ho date a tutti, ma nonostante fossero davvero buone sono riuscita a stancarmi incredibilmente.
2) Una volta stanca di mangiarle subito ho iniziato a preparare i vasi da conservare per l'inverno.
Le zucchine erano talmente tante che, dopo aver terminato i vasi di dimensioni "normali" avevo iniziato a fare vasi enormi, quelli da kg. 
Mi ero stancata anche di fare vasi e vasoni!
Inoltre...
3) Non sono pratica a fare i sottoli. Non amo le cose unte così non ne avevo mai fatti. Probabilmente per la mia troppa parsimonia nell'uso dell'olio me ne sono andati a male un paio di vasi.
I sottoli vanno completamente immersi nell'olio e l'acidità deve essere adeguata a scongiurare lo svilupparsi del botulino. 

Sono prodotti completamente crudi! A mio avviso non conviene rischiare.
La ricetta in pratica è quella che ho già scritto.
Si possono usare solo le zucchine siciliane. (lagenaria) Le nostrane sono troppo fragili per subire il trattamento.
Col pelapatate fare tante strisce con la parte attorno, se sono giovani si tiene anche la buccia, se la buccia è mediamente dura si usa per una minestra. (se è durissima si deve scartare).
Si continua a sbucciare, facendo delle strisce il più larghe e lunghe possibile. Non cambia niente, secondo me si potrebbero fare anche a strisce corte, o a julienne o a fettine... ma mi dissero che si usa farle così. Quando si raggiunge la parte più morbida della polpa il pelapatate non scorre più bene e si capisce che è ora di smettere.
Si mettono tutte le strisce in una scatola o un'insalatiera o una pentola con coperchio (non di alluminio, rame, ecc.) ma meglio l'insalatiera.
Ci si mette un po' di sale e si mescolano, si lasciano un po' in frigorifero.
Io uso il sale grosso. Mi dà l'impressione che sciogliendosi a poco a poco vada a diffondersi meglio man mano che si mescolano le verdure.
Il sale fino dove si posa si scioglie. Ma è un'impressione.
Fanno tantissima acqua. Si strizza l'acqua.
Questa può essere usata per fare una minestra, quindi se la si vuole recuperare la prima volta non ci va messo molto sale.
Si aggiunge alle zucchine altro sale e aceto, si mescola e richiude la scatola, poi va sempre in frigorifero. 
Se esce altra acqua la si elimina. Si possono mettere le zucchine in un telo e usarlo per strizzarle ancora di più o anche metterle nello schiacciapatate, Per asciugarle sempre meglio si mettono su altri teli asciutti e si arrotolano in modo che questi assorbano l'umidità residua.
Si asciugano benissimo e si mettono in un vaso con olio, sale, aceto, basilico santo (nel commento mi ero dimenticata ma è essenziale!) e aglio.
Si possono mangiare dopo un paio di giorni di marinatura in frigo, oppure conservarle sott'olio.
Ma qui viene il problema!
A me un paio di vasi sono andati a male.
Consiglio di conservarle sott'olio solo a chi abbia davvero pratica di questo tipo di preparazione. 
Si conservano assolutamente crude! E nell'olio il botulino può prosperare. Serve la giusta gradazione di acidità, la giusta quantità di olio...
IO NON LO RIFARO'!
Preferisco non rischiare, ma chi prepara abitualmente e senza problemi altri prodotti sottolio può senz'altro provarci.
Un fiore di zucchina siciliana

venerdì 13 novembre 2015

La giornata della gentilezza

Oggi è stata la giornata della gentilezza, il giorno più rappresentativo della "settimana della gentilezza".


Una settimana per provare a dimenticare le piccole incomprensioni che rattristano.
E' il periodo ideale per regalare fiori e sorrisi, ma solo a chi li sa apprezzare.
A chi non ama i fiori regaliamo dolcetti e sorrisi.
A chi vuole solo diamanti... direi di non regalare nulla.

Se rifatto la settimana prossima varrà ancora di più.


giovedì 12 novembre 2015

Zucchine siciliane

Solo a fine stagione mi sono ricordata un'ottima ricetta per cucinare le zucchine siciliane.
Spero l'anno prossimo di pensarci prima.

Prendo zucchine abbastanza piccole e tenere, tenendo presente che sono zucchine enormi! Con un pelapatate tolgo strisce di buccia e di polpa esterna,

Le cuocio velocemente in padella con un pochino di olio e cipolla, aggiungendo una salsa di pomodoro già asciugata in padella con eventuali aromi, perché le zucchine cuociono velocemente e rilasciano acqua.
L'acidità del pomodoro frena la cottura della zucchina, ma non bisogna esagerare con la cottura, per quello preferisco aggiungere il pomodoro già asciugato.
Sul piatto si può mettere del grana.

Una saporita imitazione della pasta.

Il cavolo rapa

Mi hanno regalato un cavolo rapa.
Non so che dire, il gusto è quello del torsolo di verza.
Da noi una volta si usava dare il torsolo di verza, debitamente sbucciato, come merenda ai bambini. Il classico cavolo a merenda?
Chissà da cosa traeva origine questa insolita usanza.

Insomma, il cavolo rapa non mi ha entusiasmata, però ho trovato il modo per addomesticarlo e renderlo più convincente.
L'ho grattugiato a julienne e ci ho aggiunto una mela renetta, sempre grattugiata.
Forse sarebbe stata più adatta una mela più consistente, ma avevo quella.
All'assaggio non sapevo proprio cosa aggiungerci: era gradevole già così e il pensiero dell'abbinamento con i comuni condimenti non mi entusiasmava, così l'ho lasciato al naturale, e ho fatto bene.
L'ho usato come contorno a crocchette fatte con foglie di zucchina siciliana e patate, impastate con uovo e formaggio.
Non male. Ho ancora mezzo cavolo rapa, volevo provarlo cotto ma penso che lo rifarò così, con la mela.

martedì 10 novembre 2015

Zucca a pera

Ho aperto la prima zucca della stagione.
Non so la varietà, perché le mie zucche sono tutte ibride, così la chiameremo semplicemente Zucca a pera.
Polpa morbida, non farinosa, buccia sottile.

Di solito a me piacciono così, quelle farinose le trovo "pesanti", ma in questo caso non è stato un buon affare: la polpa, nonostante l'invitante colore arancione salmonato, era particolarmente insipida.




Tra l'altro in cottura il bel colore sbiadisce.

La scarsa sapidità non ha impedito alla "sig.ra Attila" di farne incetta.
La zucca era di 3.5 kg, quindi non ci sono stati problemi. Con la parte rimanente ho avuto modo di sbizzarrirmi in diverse preparazioni.

Per primo ho cucinato un minestrone, semplicemente aggiungendola a tutto il resto.
Sia chiaro: io il minestrone lo cucino per gli altri, non lo mangio!
Verdure in tutti i modi, anche cavoli a merenda, ma niente minestrone.
Ho passato l'infanzia e l'adolescenza nutrita a minestrone, così sono a posto per il resto della vita e non ne voglio più sapere. Mangio minestre con una, due o tre verdure, ma minestrone mai più.
La seconda volta la zucca l'ho cotta in padella a dadini come contorno.
Ho sbagliato, l'ho salata troppo. All'inizio era una bella padellata di zucca, così ci ho messo sale in proporzione, ma essendo piuttosto acquosa il volume si è ridotto parecchio ed è risultata troppo salata.
Un'altra volta ho fatto la parte alta a fette semicorcolari sottili, le ho cotte a fiamma bassa in due padelle perché le fettine occupano molto spazio. Per non ripetere l'errore di salarla troppo... non l'ho salata, pesando si farlo a fine cottura, una volta stabilito il volume finale della preparazione, ma non si è insaporita bene. Essendo particolarmente insipide le ho "recuperate" mettendo del risotto in ogni fetta e arrotolandole.
Non preparo mai cibi complicati, ma così' le fettine di zucca si sono insaporite, e i rotolini erano anche graziosi.
Invece di fare un noioso risotto con la zucca qualche volta si può fare un risotto nei rotolini di zucca. Con una zucca migliore il risultato potrebbe essere ottimo.

Alla fine l'ultima volta l'ho fatta ancora a dadini, ma cotta con funghi, curcuma ed aromi, e l'ho usata per condire la pasta, che ho finito di cuocere nel condimento. Alla fine ho aggiunto del grana.
Questo è stato il piatto migliore tra tutti: i funghi riescono sempre a fare la differenza.

Ne ho ancora tre fettine. Penso che farò i soliti dadini in padella, li aggiungerò alla solita pasta, ma ci metterò del gorgonzola.

Non so cosa ne abbia fatto la "sig.ra Attila".
L'avrà trovata insipida e l'avrà buttata via? Le chiederò.


domenica 8 novembre 2015

Continuo a raccogliere

Il tempo si è mantenuto caldissimo per la stagione, così continuo a raccogliere sia fuori che in serra.
Tra le semine autunnali raccolgo regolarmente cicoria, lattuga, senape e Broccolo Marcantonio, tra le verdure già presenti i vari cavoli da foglia che avevano tanto sofferto per la presenza dell'Eurydema ornata  che ora si stanno riprendendo, poi anredera, coste baresi vernine, borragine, cicoria, basella rubra.
Certo le quantità non sono quelle estive, ma il raccolto è sufficiente.

Riso con anredera a inizio cottura

Tra i fiori segnalo l'eccezionale durata della fioritura del "settembrino bianco inglese"

Non sarà una meraviglia, ma in questa stagione non si butta niente.

sabato 7 novembre 2015

Ciclamino trovatello

Non sarà un ciclamino pregiato, e con questi fiorelloni di 6 cm. non è nemmeno un granché aggraziato, ma è un motivo sufficiente per buttarlo nel cestino delle cartacce?
Non ha nemmeno una foglia acciaccata, non ha nemmeno un fiore appassito.
Non resisto quando vedo una pianta buttata via.
Domanda difficile: perché comperano le piante, se non le vogliono?

venerdì 6 novembre 2015

Una bella farfalla

Cosa può essere meno poetico del bidone della spazzatura del cimitero?

Sembrerò patetica, ma basta che sopra ci si posi una bella farfalla e io mi rallegro.

Iphiclides podalirius


martedì 3 novembre 2015

Semi di lagenaria

Finalmente sono riuscita ad avere semi di lagenaria ben maturi. Non sono tra le mie offerte perché sono già prenotati.
Complicato toglierli.
Alla fine ho deciso di tagliarla a rondelle, svuotare le rondelle dalla polpa e poi ricavarne i semi.


Ho seminato semi bianchi e ho raccolto semi marroni.
Non credo si siano ibridati perché non avevo altre lagenarie, forse sono solo più maturi di quelli che avevo ricevuto, non so.

lunedì 2 novembre 2015

Fioriti, rifioriti, imbalsamati

Smilza fioritura tardiva del Plectranthus Mona lavender.


Inizia a fiorire il Sedum sieboldii



Tricyrtis hirta






Mini rifioritura di Nasturzio e Bergenia



Ortensie imbalsamate



Fioriture

Iniziano a fiorire i miei soliti fiori. Sempre quelli, perché non ho seminato novità. Le foto sono nettamente peggiori. Nell'ultimo mese...