lunedì 30 maggio 2016

Maltempo


Sono sempre più in ritardo con gli aggiornamenti.

Oggi nuova esondazione del condotto fognario.
Benedetto il cordolo che isola l'orto da questi eventi, limitando il danno al solo fastidio di dover ripulire i vialetti in cemento.

Ho scoperto il suo nome: Sedum Blue spruce


Digitalis lutea. Molto più bassa dell'anno scorso, ma ugualmente bella.



Il fiore della misteriosa leguminosa, nata dai semi "da lanciare in giro per l'orto". 

La mia rosa da seme


Un'altra rosa rosa. Sara, se passi da qui, dimmi se la conosci. Non mi sembra una Queen Elizabeth.
Molto alta


Dianthus barbathus
Iperico


Altro colore di Malva zebrina
Le more di gelso
La fioritura della peonia quest'anno si è protratta molto a lungo.
Questi fiori si sono rovinati col nubifragio di oggi, altrimenti credo che sarebbero sbocciati.

venerdì 27 maggio 2016

Sapone

Mi sto sbizzarrendo con il sapone! Prima lo facevo solo alle "feste comandate" ma ultimamente sempre più spesso, addirittura due giorni di seguito.
Sto facendo sia la versione più semplice da bucato che ricette più complesse e profumate.
Sto anche usando il citrato di sodio: dopo il primo esperimento fallimentare le cose sono andate sempre meglio.

Mi piace molto quello con citrato, alloro e limone. E' quello più chiaro in questa foto. In alcuni ho aggiunto un pochino di zucchero, che dovrebbe favorire la formazione di schiuma.

Quello scuro è con Balsamita, crusca di canapa e limone, e lo sto usando anche se è fatto con olio usato, perché rende la pelle molto morbida.


Ho trovato in rete un procedimento che consente di utilizzare l'olio usato. Ne ho sempre tantissimo, perché una vicina me ne dà almeno due o tre litri al mese.
Si tratta di farlo bollire con acqua e man mano drenarla con un tubicino appoggiato al fondo della pentola, cambiandola alcune volte.
Ovviamente l'acqua ed eventuali residui restano sul fondo della pentola, separati dall'olio, così tenendo il tubicino sul fondo li si eliminano, ma a un certo punto l'acqua finisce! bisogna fare attenzione a non prelevare anche l'olio.
Ovviamente attenzione anche a non scottarsi. L'olio non sarà bollente come durante una frittura, ma certo non è il caso di immergerci le mani.
Dopo avere effettuato alcuni "risciacqui" si fa raffreddare il tutto poi si mette la pentola in congelatore, per separare agevolmente l'ultima acqua rimasta sul fondo.
Con questo sistema ho fatto il sapone alla crusca di canapa appena citato, perché era un esperimento e non volevo rischiare di sprecare olio nuovo, ma di solito lo riservo al sapone da bucato.
Ecco il procedimento di quello alla crusca:
Oleolito di Tanacetum balsamita, con olio ripulito e scongelato
Oleolito pronto
Prima fase di mescola degli ingredienti
La crusca pronta per essere aggiunta
Ecco il nastro
Aggiunta la crusca e l'olio essenziale

Il sapone nella forma a mattone
Il sapone nelle formine


L'ultimo da bucato l'ho colato nelle bottiglie. Nel sapone da bucato metto olio essenziale di limoni di Sicilia.

Una parte l'ho tagliato a fette, bottiglia compresa.

Ma ho anche provato a "sbucciare" una striscia di bottiglia e usarlo intero, impugnando la bottiglia.

Io non ho bisogno di guanti: o il mio sapone da bucato è particolarmente delicato oppure è compatibile con la mia pelle, perché non mi dà alcun problema, ma questo è un modo per non toccarlo direttamente, qualcuno potrebbe trovarlo utile, magari usando bottiglie più piccole o le scatole a parallelepipedo del latte.



Veniamo alle ultime creazioni, quelle dove più mi sono sbizzarrita.
Non tutto è riuscito come mi aspettavo, e ho anche sofferto un po' in fase di preparazione, ma alla fine non mi posso lamentare.
Primo problema: nessuna traccia di nastro. Ho quasi fuso il frullatore nel tentativo di ottenerlo, ma niente! Quando ho sentito odore di frullatore bruciato mi sono arresa e ho versato negli stampi il sapone più liquido della mia vita e nel trasportare gli stampi ne ho addirittura versato un po'.
Mi ha tenuta sulle spine fino a mezzogiorno, quando da "denso" come l'acqua è passato alla consistenza della besciamella, poi finalmente si è dato una mossa e alle 17 sono stata in grado di sformare le saponette dal nuovissimo stampo di silicone.




Le altre le ho sformate la sera.
E' molto più difficile toglierle da questi stampi di plastica dura che acquistai per errore, credendoli di silicone. (erano venduti assieme a una tortiera di silicone!)

Queste sono al limone,

All'anice e finocchio

All'ibiscus ed estratto di edera.
Di questa partita sono rimasta delusa. Speravo che la polvere di ibiscus avrebbe conferito al sapone un colore rosato.

Come si vede dalla foto non è accaduto e sono di un leggero beige punteggiato.

Queste sono con aromi naturali "orientali", burro di mango e polvere dorata.
Gli aromi orientali si sentono a malapena e l'oro? dov'è l'oro? Per questo sono delusa.
Tutti contengono grassi nuovi e, oltre a quanto elencato, proteine di grano e di seta.

Ho provato le scagliette debordate dagli stampini e, considerato che il sapone era stato fatto nemmeno 24 ore prima, direi che promette bene. Ovviamente il verdetto finale si avrà solo tra minimo una quindicina di giorni.


Come solito non rivelo il tipo di grassi, per non scatenare polemiche: i sacri testi sostengono che la mia ricetta non può produrre un sapone solido. Secondo me il primo a scrivere un libro sul sapone si è confuso su questo punto, o c'è stato un errore di stampa, e gli altri non hanno mai voluto contraddire l'autorevole parere. Non so cosa pensare! perché a me viene benissimo, ed è decisamente solido.
Ho appena finito un sapone all'olio di oliva stagionato oltre un anno ed era ancora cremoso, impossibile da maneggiare, questi sono già solidissimi, quindi che ognuno segua le proprie ricette, anche quelle impossibili.

Ora sarò costretta a smettere. Mi ci vorranno mesi per usare tutto questo sapone!


giovedì 26 maggio 2016

Nuovi raccolti. nuove fioriture

Sono molto in ritardo con gli aggiornamenti! Non ho più tempo per farli.

Ho iniziato a raccogliere qualcosa di nuovo: le zucchine iniziano ad essere belle e buone, e l'anredera è sempre più rigogliosa e produttiva, i fiori di zucchina hanno un profumo per me inebriante, e ho iniziato a metterli anche nell'insalata, tagliati a striscioline.
Tanti piccoli frutti succulenti fanno a gara per essere i più belli e colorati: fragole, fragoline, ribes rosso, more di gelso, lamponi
 

Non ricordo chi mi ha dato questa deliziosa Tradescantia fluminensis.


I primi fiori di Tanacetum parthenium.

Tanacetum niveum e Tanacetum balsamita

 
Sulla stradina


Un profumatissimo Philadelphus

Speronella (Consolida ajacis o Delphinium consolida)
 
La rosa Iceberg è quasi al massimo della fioritura. Ricorda proprio una montagna di ghiaccio.

Ultimo fiore di Orchis apifera

Una delicata Campanula garganica.


L'Aquilegia che non fa semi e fiorisce a lungo.
Quest'anno ho provato a togliere i semi da alcune piante di aquilegia e davvero la fioritura si prolunga. Non so se sia conveniente farlo, perché i ramoscelli cimati (per togliere il seme) non stanno un granché bene, poi i nuovi fiori sono molto piccoli


Micro rosellina Perla de Alcanada climbing.

La Saxifraga stolonifera, che io trovo magnifica

L'invasione del Mirto: anche in vaso...


La Lapsana communis che ho trapiantato nell'orto. Sembra trovarsi bene, sta già per fiorire

Gaura


Coreopsis doppia, vari fagioli e patate vitelotte.
I fagioli di s. Anna sembravano uguali ai "nani ritti di Olevano romano". Ultimamente i S. Anna stanno deperendo.

Primi fiori e accenno di frutti della Cyclanthera pedata.

Questo dovrebbe essere Benincasa hispida. Il fiore mi sembra un po' piccoletto.

 


Quest'anno finalmente rivedo le nostre belle vere coccinelle

Sempre più fiori sulle Campanula Takesimana Elizabeth

Sedum Makinoi ogon. Quest'anno è pochissimo, ma forse sta per fiorire.

Sempre cimici... Eurydema oleracea

Chenopodium gigantheum

Fioriture

Iniziano a fiorire i miei soliti fiori. Sempre quelli, perché non ho seminato novità. Le foto sono nettamente peggiori. Nell'ultimo mese...