martedì 30 giugno 2020

Il primo serendipity

Di solito sono meglio.



I pomodori che mi diedero chiamandoli "melanzana" anziché "pomodoro" hanno tutti i frutti scottati dal sole.

Così mi pare, perché la parte dietro è più bella.








Crocosmia Lucifer





lunedì 29 giugno 2020

Ho fatto il sapone!

L'organizzazione è tutto: se ci si organizza e non si cercano risultati estetici, fare il sapone non è faticoso. Per me non è facile, ma in effetti basta avere un foglio di calcolo già predisposto, o altro modo per fare i conti, e una tabella di marcia per evitare di fare confusione. 
Ho preparato gli ingredienti, ho riposato un po' la gamba,  poi ho frullato il tutto.
Il processo è stato rapido, il composto si è addensato subito ("nastro").
Ho fatto una parte di sapone da bucato, e all'altra ho aggiunto olio di cocco per alleggerire, favorire la schiuma e trasformarlo in saponetta. Avevo deciso di non usarlo più, l'olio di cocco, ma ci sono ricascata. Vedremo.
Nessuna formina carina, solo l'essenziale. 
Il sapone, nonostante il "nastro" velocissimo e l'ottimo calore uniforme di cui ha goduto in auto, non si é indurito altrettanto velocemente. Sono riuscita  ad estrarlo dalle ciotole solo dopo 24 ore. Non mi era mai successo, ma altri lo sformano dopo diversi giorni, quindi niente di terribile.

Quello rotondo è da bucato, alla canfora, quello quadrato è per la doccia, alla mandorla. Persino leggermente decorato con mica verde. 
L'ho già provato e sembra ottimo. Il profumo è un po' leggero.

Altro trucco per semplificare il tutto è quello di non cedere alla tentazione di lavare gli oggetti usati.


 
Io faccio in modo di sporcare il meno possibile, da lavare ho solo la brocca dove mescolo acqua e soda, e quella la lavo, poi un cucchiaio, e il frullatore a immersione. Se gli oggetti sporchi di pasta di sapone vengono lavati subito, è necessario usare molto detersivo per togliere il grasso che non è ancora saponificato. Riuscendo ad ignorarli un giorno o due, la sostanza si trasforma in sapone e non ha bisogno di altro sapone per essere lavata via. In genere, dopo la trasformazione, più lenta perché avviene a temperatura ambiente, metto gli attrezzi da lavare a mollo nel catino dove ho fatto il sapone stesso. Questa acqua saponata é ottima per lavare il pavimento o per mettere in ammollo il bucato.

Ho usato 1700 gr. di olio di arachide e 50 di cocco. Ad ora ho 2300 gr. totali di sapone. Dalle foto non sembra, vero?
Finalmente lo dico: dopo tanti esperimenti, ora uso l'olio di arachide. Il sapone viene benissimo, con buona pace di chi dichiara che non si può fare.
Ottimo anche lo strutto, ma io sono grassa, mi sento a disagio nell'acquistare lo strutto. 
Mi piace tantissimo, fare il sapone. Sono proprio contenta.

domenica 28 giugno 2020

Le zucchine panciute

Come promesso, ho cucinato quelle zucchine panciute trovate nell'orto.
Non avevano troppi semi. 
Le ho semplicemente tagliate a rondelle, ho scavato completamente la polpa,  tagliandola tutto attorno con un cucchiaio piuttosto affilato, l'ho tagliuzzata e asciugata un pochino in padella; 
ho mescolato carne trita di pollo, un uovo e provolone piccante a piccoli dadolini. Mancava un po' di sale, anzi, non poco. Le zucchine hanno lasciato il tutto piuttosto acquoso.

Dire che sono carine è un azzardo, me ne rendo conto, ma meglio del solito.


Ho cotto un po' gli anelli a microonde e li ho riempiti con il ripieno. Sono riuscita a fare una ricetta un po' meno brutta del solito, e ho quasi seguito alla lettera una ricetta esistente, cosa ancora più rara. 

Il problema: non gradisco più di tanto le zucchine semicrude. E la ricetta prevedeva di metterle nel ripieno completamente  crude! Nonostante le avessi asciugate un po', hanno rilasciato una quantità di liquido di vegetazione che a mio parere non ha giovato alla qualità complessiva del piatto. Forse gli altri amano i ripieni "all'onda" forse ci voleva del pangrattato. Non l'avevo, né lo suggeriva la ricetta.

Il vantaggio: non ci vuole più tempo. Anzi, sono più veloci rispetto alle mie solite crocchette di erbe.
Comunque è stato tutto mangiato, e non solo da me.
Sicuramente meglio gli anelli che le zucchine ripiene a barchetta, tagliate per il lungo. Per quanto io mi possa ricordare. Penso che le abbia fatte una volta mia mamma, forse 45 anni fa, un giorno, in montagna, e me le ricordo orrende. I suoi rarissimi esperimenti oltre l'eternamente onnipresente minestrone di riso al sedano, erano ancora peggio del suddetto orrendo minestrone.

sabato 27 giugno 2020

La perfezione...

 ...non è di questo orto.

Signora gentilissima e allegra, nuova vicina, mi dà del lei anche se è la moglie di un ex ragazzo cresciuto a poche case di distanza, passa con un'amica. Mi ringrazia con entusiasmo per le piantine di pomodoro che le ho dato. Mi chiede semi di fiori. Con la sua amica vede un Bombo e cita i tanti calabroni che volano. Non ho nemmeno pensato di dirle che in realtà non era un calabrone ma un innocuo bombo. Per fortuna non é spaventata, almeno quello. Le dico con orgoglio che non uso prodotti chimici, quindi ho tantissimi insetti. Intendo vantarmi, ma purtroppo passo un messaggio completamente opposto. Mi consola, che pazienza, non è tanto grave. Devo stare più attenta a quello che dico e a come lo dico.
In fondo non è successo niente, non si è spaventata nè inorridita, solo io non ho saputo spiegarle quanto sia orgogliosa di tutti i miei ospiti svolazzanti.

Oggi, assieme a due zucchine belle snelle e slanciate, c'è anche una zucchina panciuta, e lí potrebbero esserci dei semi. Ho in mente una ricetta che ne minimizzerà il difetto.

Il pomodoro è il primo Serendipity. L'ho raccolto un po' acerbo. Il colore giusto é comunque fiammato di giallo e rosso. Non volevo rischiare che stramaturasse come il primo ex nero.



Le altre foto di ieri all'alba
Araujia sericifera

Senna alexandrina

Ape al lavoro

Chia. Malamente diradata. Non voglio rischiare la schiena per diradare bene la Chia.

Un accenno di Gaura non cimata

Hosta, quella che era in pieno sole sull'asfalto rovente

Rosa palustris



Rosa Betty Prior. Troppo delicata, assolutamente inadatta a me. La tengo perché è un caro ricordo della mia amica Corinna. Qualcuno sa darmi notizie di Maria Corinna? Non risponde più al telefono fisso (so che non è a casa) né al cellulare.

Fiorito anche il mirto in vaso.
 Solanum laciniatum

Hosta

Solo io amo le piantine nate nelle crepe dell'asfalto? Due vicine anziane che passeggiano con il bastone, cercano ogni volta di distruggerla a bastonate, e in parte ci sono riuscite. Quando mi vedono mi fanno presente che brutta cosa mi è capitata. E io tranquillamente rispondo che non è ancora abbastanza sfiorita per estirparla.

L'Echinopsis messo in pieno sole sta crescendo bene e sta facendo un sacco di figliolini, purtroppo ancora nessun fiore. i suoi fratelli in ombra  non sono cresciuti.


 ultime piante striminzite di cicoria

Piattello, pronto da raccogliere per la prossima cena

Mi lamentavo dell'Hesperis matronalis che impiega due anni per fiorire e poi fa una fioritura velocissima. Questa pianta nata da sola lontana da tutte le altre, in mezzo all'orto, sta fiorendo da un'infinità di tempo. Non è una fioritura spettacolare però qualche fiorellino ogni tanto si Vede.

 lattuga in semenza e chenopodio che pare seminato ma in realtà è spontaneo

Ci sono un'infinità di piccole zucchette spinose sulla pianta delle zucchette spinose. Chissà! Il problema è che non ho mai visto un fiore maschile. Solo femminili! 
A parte che non vedo nemmeno i cetrioli. Stasera ho visto un cetriolo grande un braccio. E io non ho piccole braccia. Rimarrà per semenza, ormai.




La prima zucchetta Barucca che promette qualcosa. Purtroppo non ho mai fiori maschili. Oggi ne ho impollinata una con fiori di zucchina. Ovviamente non so se possa servire a qualcosa. Ma avevo molti fiori maschili di zucchina e neanche un fiore femminile.
 



venerdì 26 giugno 2020

Nell'orto all'alba



Purtroppo l'incuria regna sovrana, io non sono ancora in grado di occuparmi della normale manutenzione.

Sembrava che  i miei cetrioli avessero "fatto" solo due cetrioli. Non era così, ero io a non vederli. Ne sto raccogliendo una quantità incredibile. Ero tentata di lasciare i più grandi per semenza, ma non vorrei bloccare la produzione. Dovrò presto passare alla fase 3: conservarli in agrodolce in vasetti di vetro.  Questi cetrioli non consentono la fase 2: i vicini vogliono solo quelli piccolissimi, e questi da piccoli non sono un granché.

Zucchine di ottima varietà: lunghe, diritte, crescono buone e con pochi semi.  Ricavate sempre dalla solita zucchinona di cui, dopo varie tappe nelle case del paese (tutti se la regalavano e nessuno se la teneva), Anna e Vittorio si liberarono definitivamente, dandola a  me. Fu un paio di anni fa.
L'anno scorso avevo tenuto un frutto da seme, ma  ho continuato ad usare anche i primi semi.

 I fagiolini nani ritti di Olevano Romano

Rispetto al solito, le piante di peperoni fanno pena. Mi consola il fatto che di solito  i miei peperoni hanno piante bellissime piene di foglie lussureggianti, di un bel verde intenso... ma riescono ad allegare solo a fine autunno e quindi maturano solo pochissimi frutti. Se quest'anno facessero piante penose ma piene di peperoni mi accontenterei.
Il problema è: i frutti riusciranno ad ottenere nutrimento dalla scarsa fotosintesi che probabilmente potranno compiere queste foglie così bruttarelle?


Per rassicurare UUIC circa il benessere dei miei capperi. Sono sempre convinti che a due passi ci sia Marina di Marittima, e sembra che vogliano provare a raggiungerla.

Spuntata la Perilla verde.

Nella stessa vaschetta ci sono alcune piantine di zucchine a tralcio, che avevo seminato per la produzione tardiva, e sembrava non volessero spuntare. 
Si tratta di semi autoprodotti di varietà Snow jade. Davvero un'ottima cultivar. Non ho pensato di fotografarle.
Potrei ancora, certo! Non si sono spostate di un millimetro.  Il primo problema é che sono un po' eziolate. Sembrava non volessero spuntare e avevo messo da parte la vaschetta, un po' all'ombra. Ora comunque sono al sole. Poi le sto dando per spacciate, perché non credo che riuscirò a trapiantarle. Non potranno aspettarmi ancora per molto, nella vaschetta. É deprimente, non poter fare.

Fine della pausa, le altre foto di stamattina le caricherò domani.

giovedì 25 giugno 2020

Chia, pomodoro, Chia


Brutto, ma saporito. Si era nascosto proprio bene, e per me non è ancora il momento di chinarmi a rovistare tra le frasche.


Dev'essere un ex black russian, che si sono ibridati. Non ho potuto cercare il cartellino.

A rate e in qualche modo, ho cucinato qualche verdura (ci sono piantine di Chia che era nata fitta e ho dovuto diradare).



E ho anche fatto i biscotti con i semi di chia. 


Già, sembrano polpette, ma sono biscotti...
Sempre a rate.
Avevo in frigo della farina di semi di Chia, macinata da me qualche tempo fa. Non è cosa serbevole, temevo che irrancidisse. 
Ci ho mescolato tutti gli ingredienti secchi, decisi al momento: farina di frumento, di mais fioretto, ammoniaca per biscotti, zucchero... 
Il composto era tanto, l'ho diviso e rimesso metà in frigorifero.
Dopo la pausa, indispensabile all'arrugginita Iaia, ho aggiunto solo ad una metà olio, un uovo, il preparato di buccia d'arancia che feci in inverno e un pochino di acqua. Ho dimenticato il sale, ma non si capisce.  
Ho gettato le "polpettine" in padella, gas quasi inesistente e coperchio. 
Appena si sono rassodate ho spento.
Dopo ulteriore e improcrastinabile pausa le ho affettate e ho fatto terminare la cottura. 
Dopotutto, anche i cantucci si tagliano e poi si biscottano.
Bruttissimi, ma buoni. 
La prossima volta sarà più veloce, perché ho già la parte secca dell'impasto pronta. Chissà se farò i biscotti un po' più graziosi o se mi accontenterò ancora.



Fioriture

Iniziano a fiorire i miei soliti fiori. Sempre quelli, perché non ho seminato novità. Le foto sono nettamente peggiori. Nell'ultimo mese...