martedì 30 gennaio 2018

La Iaia e i fili

Un piccolo post per ridere di una delle mie manie: l'acquisto compulsivo di filati. Ora ho smesso con quelli per lavorare a maglia e uncinetto, e mi sfogo con quelli per la tagliacuci... con il risultato che alla fine lavoro anche questi a uncinetto, se capita.
Sono bravissima nel trovare scuse per acquistare un gran numero di spole, ma sto pericolosamente aumentando anche le dimensioni delle stesse.
Nella foto:
Un rocchetto piccolo, color blu "carta da zucchero", per confronto, perché è della misura del classico acquisto abituale, infatti non l'ho acquistato io, me l'hanno regalato!
Una spola color marroncino per taglia-cuci, di dimensioni "normali"
Il mio penultimo acquisto, turchese, ora usato, ma all'inizio era di dimensioni già superiori alla media, preso perché il colore era fantastico...
Infine l'ultima, acquistata perché è il filo più robusto che io abbia mai avuto tra le mani, infatti non sono riuscita a spezzarlo, poi il prezzo era convenientissimo.


Ho già altre spole di colore beige, e di dimensioni di tutto rispetto. Non ne avevo bisogno, e so che non userò mai 700 gr. di filo beige per tagliacuci. D'accordo, ci lavoro anche ad uncinetto, ma non oso nemmeno immaginare quanti Km. siano! In ogni caso non potevo lasciarmi scappare una spolona del genere!
E anche questi non scherzano. Ora è più piccolo del beige, perché l'ho usato tantissimo (ho orlato delle tende con orlo arrotolato, che "consuma" tantissimo filo) ma anche il marrone pesava 700 grammi.
La spolina rosa è quella normale, per confronto. Già, anche quella mi è stata regalata!

Ce n'erano anche altri colori. Dovrò evitare di avvicinarmi di nuovo a quel negozio, altrimenti rischio di acquistarle tutte!

Lo so, non è un filato per uncinetto, ma con il salmone ho fatto un centrino che mi pare di non avere mai pubblicato, e con il turchese ho lavorato qualche orecchino semplice, inventato sul momento. Ovviamente non li indosserò, non ho l'età per andare in giro con cerchietti turchesi pendenti dai lobi, li ho fatti solo perché mi piaceva l'idea. Erano le 3 di notte, ma non potevo aspettare!







sabato 27 gennaio 2018

giovedì 25 gennaio 2018

Alydidae Camptopus lateralis (Germar, 1817)

Una foto di repertorio, un insetto trovato sui boccioli di Peonia, recentemente identificato dagli esperti di Acta plantarum


lunedì 22 gennaio 2018

Se il lavoro non viene bene

Qualcuno saprà che mi diletto nell'eseguire modifiche all'abbigliamento delle amiche.
Questa volta si tratta di un maglione con collo a polo, e con abbottonatura maschile.
Quasi non si distingueva, infatti la mia vicina l'ha acquistato senza rendersene conto e se ne è accorta solo quando, dopo averlo indossato, ha cercato di abbottonarlo. Così mi ha chiesto di fare qualcosa per dissimulare questo inconveniente.
Non ho saputo fare niente altro che questo.


Non ho una foto del "prima" perché mi butto subito sul lavoro e solo raramente penso a documentare il cambiamento con una foto, ed ovviamente dopo il taglio non si può più risalire all'originale.

Il tessuto del davanti era tagliato in corrispondenza dell'abbottonatura. Per scucire il bordino e ricucirlo in senso opposto avrei rischiato di disfare dei punti, facendo un gran pasticcio.
Inoltre le asole erano cucite malissimo. D'accordo, i bottoni un po' le nascondono, ma erano proprio brutte. Più peggiori assai, avrebbe detto scherzando una mia ex professoressa.
Così ho rivoluzionato il tutto.
Ho staccato il colletto.
Ho tagliato lo scollo a V, fino all'altezza dei bottoni.
La parte di bordo con le asole l'ho buttata via.
Ho tolto i bottoni dall'altra metà del bordino e l'ho usato per rifinire lo scollo dietro.
Ho tagliato a metà il pezzo che formava il colletto, rifinendo il taglio con la tagliacuci.
Ho rifinito con la tagliacuci anche lo scollo a V appena tagliatoe ho applicato cucendole a mano le due parti di colletto sullo scollo, per ridimensionare l'apertura.
Non sapendo cosa fare dell'eccedenza di ex colletto ora bordo, l'ho piegato all'indietro e fissato con due dei tre bottoni in dotazione originale.

Evidentemente la mia amica non l'ha gradito, dice che è ancora più maschile di prima, e ha deciso di regalarmelo.

venerdì 19 gennaio 2018

Chimomanthus praecox

L'Elleboro mi ha tradito, per la prima volta in 50 anni ha mancato una fioritura, ma il Chimomanthus praecox (Calicanto d'inverno) è fiorito, e più profumato che mai.


giovedì 18 gennaio 2018

Semenzali

I semenzali che porto in casa la sera:
Oltre alle piantine di melanzana, che ho fotografato qualche giorno fa,
c'è la Cucurbita ficifolia


Sono molto orgogliosa della ficifolia. Sta crescendo a vista d'occhio e ha delle radici vigorosissime.
Sto cercando notizie riguardo la possibilità che si ibridi con altre cucurbitacee. In particolare dovrò coltivare la Zucca Santa Bellunese in purezza. Domanda difficile: si possono ibridare tra di loro?

I semenzali che lascio in serra:
Ipomoea acquatica, o spinacio d'acqua.


L'ho già coltivata in passato, ma sempre a stagione avanzata, perché è pur sempre una subtropicale. L'inverno è veramente mite, le piantine sono in serra, ma la temperatura a volte scende sotto lo zero anche in serra. Sono stupita e orgogliosa anche di loro!

Poi ho i "catwaba cabbages" che dovrebbero essere una sorta di broccoletti da foglia, tendenti al rosso.
Sono un po' eziolati, ma stando in serra si rinforzeranno.


I piselli odorosi che ho seminato per un'amica. Le avevo dato i semi, ma non erano nati. Secondo lei erano vecchi... io credo che non siano spuntati perché ha insistito nel farli germogliare in frigorifero, e loro non hanno gradito


Le biete baresi vernine sono divorate, probabilmente dalle limacce. Con questo freddo non ho voglia di andare a caccia di limacce durante la notte, e non uso volentieri l'antilumaca, anche se non lo metto direttamente in terra.

Gli altri semi non sono ancora spuntati.

martedì 16 gennaio 2018

Panorpa sp.

Non si sa quale Panorpa sia, non ne è certo nemmeno il mio super consulente di Acta plantarum, così non si sbilancia.
Ci accontentiamo di sapere che è una delle "mosche scorpione" ed è un Mecottero (non un Dittero come le comuni mosche) appartenente alla famiglia delle Panorpidae.
Si nutre di insetti morti e di afidi vivi, quindi non dovrebbe essere dannosa, ama gli ambienti umidi e raramente vola. Quindi è strano che io l'abbia trovata sul vetro delle scale.
Questo è un maschio, ha il quella specie di pungiglione simile a quello dello scorpione per difendersi dalla femmina, che dopo l'accoppiamento ha come massima ispirazione quella di nutrirsi del suo compagno. .





sabato 13 gennaio 2018

Dare una nuova vita ai cavi usb

Il risultato non è elegante, ma permette di fare durare molto più a lungo i cavi usb, riducendo la quantità di rifiuti.

Io ne ho irrobustiti alcuni con una generosa passata di colla a caldo.
In questo della foto ero stata troppo scarsa, lo strato di colla non teneva il tutto ben fermo e ho dovuto aggiungerne altra.

In un altro caso ho completamente sostituito con la colla tutta la parte in plastica, che si era rotta.
Entrambi funzionano perfettamente. 

Ora so che funziona, non resta che trovare un sistema per rendere il tutto... se non più grazioso, almeno più decente
Il sistema ha suscitato interesse, così ho pensato di condividerlo qui.


venerdì 12 gennaio 2018

Piantine in serra

Ecco le mie lattughe: quella leggermente rossa è la Meraviglia delle quattro stagioni, l'altra... non ricordo! Penso che me l'abbia data Antonella. Se mi leggi mandami un messaggio, grazie!
In ogni caso la sconosciuta reagisce meglio alle temperature invernali e posso raccoglierla più spesso rispetto alla 4 stagioni.


In serra ho anche qualche piantina di cavolo di Turchia. Tra qualche giorno raccoglierò le foglie migliori, che altrimenti sono destinate ad ingiallire.


Rimane qualche pianta di tetragonia. Ora anziché raccogliere estirpo, perché le piante sono decisamente invecchiate, i fusti si seccano e si svuotano, non sono più in grado di formare e nutrire nuove foglie. In primavera le piante rinasceranno dai semi che sono sicuramente caduti. Di solito ne nascono a migliaia.




Tutte le piante in serra andrebbero annaffiate di più, ma la circolazione d'aria è limitata, temo sempre la formazione di muffe e muschio, e di conseguenza la comparsa di infezioni fungine o simili. Così le poverette soffrono la siccità.


I miei semenzali sono sempre più fitti ma stanno benissimo*, per ora. Sono particolarmente felice di avere trovato i semi di Cucurbita ficifolia. Ne avevo seminato uno come esperimento. La piantina è già spuntata e ha già prodotto un enorme ciuffo di radici. Potrei addirittura ritentare con gli innesti, chissà!
Prossimamente metterò delle foto.

*Stanno benissimo i semenzali che ho controllato... gli altri spero che stiano bene, ma non li ho guardati. 😕
Sono sempre più stordita. Sono appena andata in serra per raccogliere la lattuga e... non ho controllato i semenzali che lascio in serra. Devo assolutamente ricordarmi di farlo.📝

lunedì 8 gennaio 2018

Cercasi Corno di bue disperatamente

Negli anni passati ho distribuito diverse bustine dei suoi semi e ora ne sono rimasta sprovvista.
L'hai forse salvato? vorresti restituirmelo?
Grazie!
Ecco le foto dei pomodori in questione.









domenica 7 gennaio 2018

Addio alla bambolina

Tanti tanti anni or sono, cucii questa bambolina di
 stoffa.

Qualche giorno fa ho notato che ormai era sporca e rovinata dal tempo e ho scattato queste foto come ricordo, prima di buttarla via.

La prima annotazione riguarda i capelli. Sebbene io abbia usato dei fili molto più lunghi di quanto mi sembrasse necessario, come si vede i capelli sono ancora piuttosto corti. Occorre abbondare!

Lo scialle è completamente tarmato. Si tratta di un nastro di Möbius, lavorato a uncinetto. All'epoca mi venne la curiosità di sperimentare questa superficie "magica," con un solo lato e un solo bordo, e la lavorai già così, non preparando una striscia e cucendola dopo.

        

La gonna, decisamente troppo lunga, e il pagliaccetto sono ricavati da avanzi di tessuto. C'erano arricciature di elastico rosso al collo e alle gambe, ora quasi sparite.
Alle bamboline "belle," quelle che non ho tenuto, facevo i mutandoni con il pizzo, questa fu una soluzione veloce, dettata dalla pigrizia.

La bambolina non ha mai avuto un nome, e non ha senso darglielo ora. Ora do un nome anche alle farfalle che in inverno si stabiliscono in casa, rallegrando l'ambiente...
Ecco Tarcisio.

giovedì 4 gennaio 2018

Semine

Le mie piantine di melanzana
 Sono un po' fitte, ma dovranno resistere ancora per poco. (A loro dico così, per non scoraggiarle!) Poi andranno comode comode in serra, in piena terra.




Oggi ho seminato alcuni semi "strani" o non bene identificati.
Ho iniziato col portarmi avanti con le cose in cui ripongo meno speranze.
- Cedrella sinensis (Dovrebbe essere un bell'albero, con germogli commestibili)
- Katawa moss (non so cosa sia! Domanda difficile: cos'è il katawa moss?)
- Cavoli cinesi (in genere sono buoni, ma vengono divorati sistematicamente dalle limacce)
1 seme di cucurbita ficifolia (a questo ci tengo, per quello ne ho sprecato solo un seme. Si può coltivare per i frutti oppure usare come portainnesto, dovrebbe rendere le piante ospiti più resistenti al freddo)
- Prezzemolo di Hong Kong (io odio il profumo della maggior parte delle erbe aromatiche e in particolare del prezzemolo, ma mi piace coltivarle. Poi non si sa mai, magari questo fantomatico - - - - Prezzemolino giapponese ha un odore gradevole)
- Lattuga asparago (ci ho provato tante volte e in stagioni migliori ma non è mai spuntata. Sono testarda e ci riprovo)
- Basella rubra. In serra dovrebbe farcela.

Aggiornamento
Un errore: ho mescolato piante che spuntano velocemente a piante molto lente. Quando si coltiva in inverno in una casa buia, meglio non metterle nella stessa vaschetta. Dovrò mettere alla luce anche quei semi non ancora germogliati, occupando inutilmente uno spazio prezioso.

martedì 2 gennaio 2018

Avvisaglie di primavera

L'inverno finora è stato molto mite. Solo una notte si sono raggiunti i -6 gradi, e poche altre gelate molto modeste. Poi è piovuto, se fosse stato più freddo avremmo avuto davvero molta neve.
Qualche giorno fa ho spostato delle foglie secche in un vaso e ho visto che sotto c'erano tantissime plantuline appena germinate.

Non è il primo inverno che inizia con temperature relativamente calde, che facilitano la germinazione e la comparsa delle gemme, poi in febbraio arrivano gelate serie che stroncano le piante.
Mi dispiacerebbe non sapere l'identità di queste piantine nate così numerose e pallide, sotto il modesto riparo di una foglia di rosa secca.

p.s. Oggi in serra ho visto che la pianta di melanzane è seccata. Pazienza.
Col sole c'era un calduccio fantastico, le insalate, le biete e la tetragonia stavano benissimo e ne ho raccolte in abbondanza.

Fioriture

Iniziano a fiorire i miei soliti fiori. Sempre quelli, perché non ho seminato novità. Le foto sono nettamente peggiori. Nell'ultimo mese...