...non li vogliamo!
Oggi vince il primo premio della categoria dei matti...la Iaia!
Sì, apparentemente la più matta della giornata sono io.
Chi mi conosce sa che raramente aggiungo erbe aromatiche a quello che cucino.
Non uso erbe aromatiche perché mi piace sentire il sapore originale del cibo. Se una cosa non mi piace per una volta posso sì cercare di camuffarla, o per non buttare il cibo, o per mettermi alla prova nella ricerca di un diverso modo di cucinare, ma in seguito, salvo scoperte semplici ed eccezionali, se l'alimento richiede troppe manipolazioni per incontrare il mio gusto, in genere lo evito.
Ho fatto così anche con la zucchina marocchina, che era insapore, e solo dopo diverse aggiunte è diventata gradevole, ricordando addirittura l'ananas candito. Anche se sono molto soddisfatta del risultato, l'anno prossimo seminerò una zucchina meno impegnativa, già buona di suo.
Seguendo lo stesso ragionamento, secondo me le patate devono sentire di patate, non di rosmarino, e il pollo preferisco che abbia sapore di pollo, non di vino o di aromi.
Per non parlare dei mix di aromi. Raccolgo tutti i miei aromi, li faccio seccare e li polverizzo, preparando un mix, ma lo uso sempre con cautela. Aggiungendo indiscriminatamente gli aromi in mix a tutto quello che si cucina, alla fine tutto ha il gusto del mix di aromi, e diventa difficile distinguere tra un piatto di pasta e un arrosto di maiale, se entrambi sono affogati nel medesimo miscuglio aromatico.
Notare che il mio è un mix di aromi, non è un sale aromatizzato. Il sale fa male. A volte serve la sola aggiunta di aromi, ma se aromi e sale sono già mescolati si finisce con l'aggiungere sale anche dove non servirebbe.
Non ho mai preteso che altri si adeguino alle mie abitudini, ma per quanto mi riguarda preferisco gestire separatamente i due componenti.
Ecco. Io che non friggo mai e che raramente aromatizzo... oggi ho fatto un fritto di salvia e rosmarino.
Me l'aveva consigliato qualche giorno fa una cara amica.
Le avevo chiesto a cosa le servisse così tanto rosmarino, visto che ne ha diverse piante enormi e a volte non le ritiene sufficienti.
Io non lo uso mai, volevo quasi eliminarlo completamente, o dare le piante a lei, visto che già gliene avevo date alcune ma non le bastano mai. La vicina che rifornivo regolarmente ora non c'è più, e vedo giorno dopo giorno tutto quel bel rosmarino inutilizzato.
Così la mia amica mi ha detto che lei lo usa per fare una tisana che beve tutte le sere e lo cucina fritto in pastella.
Riguardo la tisana ho delle perplessità, perché bevo solo acqua e non sopporto le altre bevande, soprattutto se calde.
Dovrei prepararla nel pomeriggio e lasciarla raffreddare. Vedremo.
Dopo qualche giorno di riflessione, ho fatto "la pazzia".
Ero uscita per raccogliere un po' di piattello, perché avevo voglia di una buona minestra con piattello e borragine. Nell'orto quasi non ce n'era e sono andata a cercarlo nel parco, cosa che in genere non faccio. Niente da fare!!! E' sempre stato pieno di piattello... oggi perché ne avevo voglia non ce n'era nemmeno una pianta.
(ho trovato un'altra cosa ma adesso farei confusione, ne scriverò domani)
Così rientrando ho visto il rosmarino e ho pensato che fosse il giorno giusto per fare l'esperimento.
Ho preparato la mia solita pastella, con uova, sale, noce moscata, farina e un pochino di acqua.
Uso le uova, perché così il fritto non assorbe molto olio. La pastella a base di acqua, la uso solo per gli alimenti che poi passo nel pane grattugiato e metto in padella senza olio e a gas bassissimo, come per esempio i fiori di zucchina.
Ho intinto le foglie di salvia e piccoli ciuffetti di rosmarino nella mia pastella e li ho fritti, cercando di fare ciuffetti piccolini per renderli croccanti e alleggerire il gusto amaro.
Buoni! Meglio il rosmarino che la salvia.
Secondo me non è una contraddizione. Continuerò a mangiare patate senza rosmarino, cioè patate al sapore di patata, pasta col sapore di pasta e arrosto di maiale col sapore di arrosto di maiale, e ogni tanto farò il fritto di salvia e rosmarino, con i loro rispettivi aromi: di salvia e rosmarino.
Non ho fatto foto, difficilmente mi ricordo di portare il telefono mentre cucino, ma il risultato si può immaginare, sono ciuffetti impastellati.
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
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