venerdì 16 gennaio 2015

Il limone!

Ho raccolto un limoncino dalla mia pianta.
Chissà che risate, per chi ci è abituato! ma io non ci sono abituata, e per me è una gioia poter raccogliere un limone ogni tanto, dalla mia piccola piantina in vaso.
Il succo è buono, anche se fin troppo intenso, e la buccia è talmente aromatica da essere quasi fastidiosa.
Va usato in dosi omeopatiche. Limone piccino, ma bello concentrato!
L'ho usato per completare la mia bevanda preferita: infusione di fiori di sambuco.
Quando è stagione raccolgo i fiori di Sambuco, tenendo il meno possibile degli steli. Li metto a bagno in acqua e limone, con anche la parte gialla della scorza, coperti con un peso perché tendono a gonfiarsi. Il giorno dopo filtro e congelo il liquido aromatico ricavato. Questo è molto concentrato. Al momento dell'uso lo diluisco con acqua e aggiungo altro succo e buccia di limone, poi zucchero.
I fiori scolati contengono ancora molto aroma: li risciacquo con altra acqua, aggiungendo limone e zucchero e lo uso subito, perché questo è meno concentrato, occuperebbe molto spazio in freezer, poi i fiori sono stati un po' schiacciati e il succo è meno pregiato, preferisco usarlo subito.

Anche se l'inverno è mite le verdure fresche scarseggiano: ho raccolto solo borragine e qualche foglia di bietoline.
Nonostante l'abbia suddivisa tra parenti e conoscenti, ho ancora parte dell'ultima zucca aperta. Per fortuna è buona.

Novità: i semi di melanzana di Firenze hanno emesso la radichetta, così li ho ripicchettati in una vaschetta. Nessun segno di vita dai semi di peperoni e di altre melanzane. Sono semi più vecchi, ma ancora ci sono speranze.

Nella stessa vaschetta dove ho messo le melanzane, visto che la luna è calante, ho seminato del prezzemolo riccio.

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