domenica 12 ottobre 2014

ll sapone fatto in casa

Anche oggi non sono riuscita a fare nulla nell'orto, credo nemmeno nel pomeriggio.
Ho solo raccolto basella alba e rubra e penso che ci farò un risotto stasera.
Per pranzo andrà bene un'insalata di pomodori, non ho ancora pensato con cosa accompagnarla. Quest'anno la raccolta di pomodori sta proseguendo, anche se ovviamente non sono saporiti come i primi.
E veniamo al fuori tema.



Confermo l'efficacia del sapone da bucato fatto in casa. Oggi ho usato dei contenitori in plastica per frullare e ho notato che pur essendo puliti avevano perso il colore bianco originale. Ci frullo frutta colorata, come le more. Lavandoli con il detersivo per piatti non cambia nulla, e così li consideravo "puliti".
Ma non ero soddisfatta. Ho passato una spugna leggermente abrasiva, quelle verdi per i piatti, sul mio sapone da bucato, li ho lavati con quella e sono ritornati bianchi, come nuovi.
Visto l'ottimo risultato ho lavato tutti i piatti, le pentole e padelle che uso abitualmente, fornello, lavello e piastrelle con il sapone da bucato.
Non sono certa che il detersivo per piatti sia veramente più adatto ad entrare in contatto con le stoviglie, (anzi, più che con le stoviglie... non sono certa che gli eventuali residui siano adatti a venire in contatto con gli alimenti che ci si mettono...) infatti risciacquo tutto sempre attentamente strofinando i piatti sotto l'acqua corrente, ma forse il sapone da bucato è ancora meno adatto, quindi ho preferito ripassare il tutto con una piccolissima quantità di detersivo per piatti. I piatti erano pulitissimi e ne è servito davvero poco: un paio di gocce hanno fatto una schiuma esagerata.
Li ho risciacquati e li ho anche immersi in acqua e aceto.
Ho asciugato fornello, piastrelle e lavello con un panno in microfibra. Tutto è pulito e brillante, anche i piatti sembrano più bianchi e il lavello d'acciaio sembra nuovo, anche se i graffi sono rimasti!

Il sapone fatto in casa è ottimo anche per il bucato a mano, ovviamente. All'inizio lo usavo anche in lavatrice e il bucato veniva pulitissimo, anche senza aggiungere quegli altri prodotti che di solito raccomandano di aggiungere in lavatrice al sapone fatto in casa. Non lo sto usando più perché friggo molto raramente e non ho più avuto olio di frittura da recuperare. Mi sembra uno spreco usare olio buono per fare il sapone. Inoltre non tutti apprezzano l'odore del sapone fatto in casa. I detersivi lasciano la biancheria meno bianca e meno pulita ma più profumata.

Continuando il fuori tema, qualche giorno fa avevo lì da buttare via alcuni ritagli di tessuto sottilissimo, quasi tipo zanzariera. Sto orlando delle tende, e avevo molte di queste strisce, con diverse prove di orlo fatte con la tagliacuci (sono precisina a volte, ho cambiato diversi tipi di filo e di punto prima di trovare la combinazione che mi soddisfacesse, così ho prodotto tante striscioline...)
Le stavo appallottolando per buttarle quando sentendo la loro consistenza mi è venuta un'idea.
Ho lavorato le strisce a uncinetto, ottenendo dei cerchi più o meno rotondi, simili a presine.
Le uso per appoggiare il sapone fatto in casa. Sia le saponette (fatte dalle mie amiche) che il sapone da bucato fatto da me.



Non sono eleganti, ma svolgono perfettamente la funzione di evitare che il sapone resti umido. Queste strisce sono di tessuto sintetico e non assorbono l'acqua, inoltre restano abbastanza rigide, facendo passare l'aria.
Il difetto del sapone fatto è in casa è che si scioglie molto facilmente e questo sistema evita il problema.
Quando saranno intrise di sapone le userò come spugne per lavare i sanitari, poi se perderanno la sofficità e la capacità di far passare l'aria le rifarò con strisce tagliate appositamente, in modo da avere un risultato non dico elegante ma almeno più omogeneo.

2 commenti:

  1. Ciao cara,mi farebbe molto piacere,credo non solo a me,che mi illustrassi il procedimento per fare il sapone.
    Qui c'era una vecchietta che lo faceva con l'olio di oliva e la cenere di ulivo io le davo il mio olio perchè lo usavo per il corpo,ora la cara Cricifissa,così si chiamava, non c'è più e mi piacerebbe provare a farlo.
    Grazie

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  2. Guarda, con la cenere non lo so fare, e con la soda non posso certo insegnare. Fare un copia e incolla da qualche sito non mi pare il caso.
    Ti racconto come mi sono decisa.
    Prima cosa serve un'amica con tanto entusiasmo verso la produzione del sapone.
    Mi ha incuriosita, poi ho letto della soda, che può essere pericolosa... e ho lasciato perdere.
    Poi serve un'altra amica, con ancora più entusiasmo, che ha insistito così tanto da farmi superare la difficoltà di trovare in commercio la soda.
    Sembra strano, ma mi sono occorsi diversi mesi per trovarla, non ce l'ha nessuno!
    Alla fine l'ho trovata in un "brico".
    Ma ancora non ero pronta ad affrontarla.
    L'amica n. 2 (in ordine di apparizione qui) mi ha mandato foto dettagliate del procedimento, ma io ancora non ero convinta.
    Alla fine ho cercato e visto tanti filmati su internet.
    Sono stati questi a convincermi.
    In ognuno c'era qualche piccola variazione. Che so... nel modo di mescolare gli ingredienti o di misurare la temperatura, o di pesare l'acqua e la soda.
    Ecco, questo mi ha convinta. Significava che qualche piccola variazione era tollerabile, che uno sbaglio non era la morte.
    Mi sono avvalsa di una tabella per il calcolo della soda, facendo una media plausibile (avevo dell'olio usato di tipo diverso)
    Ho scelto la percentuale base di soda, senza eccesso nè sconto (eccesso per sapone da bucato, sconto per sapone più delicato). Pensavo che la quantità base avrebbe minimizzato eventuali imprecisioni di calcolo (usavo olio misto e recuperato...)
    Ho mescolato il tutto con il frullatore e ho versato in una vaschetta di recupero.
    E' stato molto più semplice di quanto potessi immaginare, ma non è comunque cosa da prendere alla leggera.
    Serve prudenza e protezioni: guanti, occhiali...
    Ora non lo faccio da un po' e avendolo fatto solo due volte non ho quella pratica che consente di rimettersi a occhi chiusi.
    La prossima volta riguarderò tutti i miei video e farò una chiacchierata di rinfrescamento con le mie amiche prima di mettermi all'opera.
    Il sapone nella foto è così irregolare perché pur essendo da bucato ci avevo aggiunto un aroma alla rosa. Non l'ho mescolato bene.
    Dicevano di mescolarlo a mano, non col frullatore e forse l'ho aggiunto troppo tardi il sapone era già solido.
    So che tu hai il desiderio di provare, ma con la lisciva proprio non so cosa consigliarti.
    Se vuoi provare con la soda fai come me: guarda tanti tanti video e poi parti!

    Ah! La prima volta è stato un incubo lavare tutti gli attrezzi, che erano rimasti molto unti. Al secondo tentativo ho aspettato il giorno dopo.
    I grassi si erano saponificati, la soda aveva in gran parte reagito diminuendo il suo potere caustico, e lavare tutti gli attrezzi è stato semplice e veloce.
    Il file per calcolare le dosi l'ho trovato qui, sempre grazie "all'amica n. 2"
    http://www.ilmiosapone.it/Il_mio_sapone/Download.html
    Il file da scaricare si chiama sapcalc.
    Ti procuri il tutto: ingredienti, pentolame, bilancia, protezioni, frullatore a immersione e... farai un sapone fantastico.
    Fallo subito, perché deve stagionare un pochino.

    p.s. se è venuto così bene il mio, fatto con olio recuperato, (ma filtrato benissimo)... immagina che meraviglia verrà con il tuo olio.

    RispondiElimina

Grazie per il tuo commento.

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