sabato 25 febbraio 2017

Trichopoda pennipes

Le foto sono orribili, ma il soggetto merita di essere immortalato e conosciuto. 
Non siamo a una sfilata di moda, dove quel che conta è l'aspetto: questa è una guerra, e occorre conoscere ogni possibile arma, se vogliamo vincerla.

Se in futuro avrò foto migliori le sostituirò, per ora raccomando di guardare altre foto migliori della mia in rete, in modo da riconoscerlo e proteggerlo.



Il benemerito insetto illustrato oggi è un Trichopoda pennipes (Fabricius, 1781).

E' un dittero del genere Tachina, e il suo terribile pregio è di deporre uova sul dorso delle cimici verdi (Nezara viridula).  Da queste uova nascono delle larve, che si fanno strada attraverso la corazza della puzzolente, penetrano nel suo corpo e se ne nutrono, mentre la disgustosa cimice verde continua a vivere, e solo quando i giovani Trichopoda sono in grado di nutrirsi altrimenti la Nezara soccombe, ponendo fine agli inenarrabili tormenti causati dall'essere mangiata viva da queste voracissime larve.

Questa è la notizia certa, ma in rete ho visto che gradiscono anche papparsi Halyomorpha halysLeptoglossus phyllopus, Coreidi e altri ancora. Un utilissimo parassitoide tuttofare!


Quindi occhio alla moschina! 

Questa moschina è stata importata. Una volta tanto arriva un parassitoide e non un parassita.
Ho letto che ci sono anche specie autoctone che si nutrono di Eterotteri, ma questa non l'avevo mai vista.


Determinazione ottenuta grazie a un gentilissimo e competente moderatore di Acta plantarum

Le foto più belle che ho trovato in rete sono queste

2 commenti:

  1. La natura può essere di una ferocia che noi umani ben-viventi abbiamo dimenticato (anche se vidi foto di alcuni parassiti della pelle che colpiscono, in Centto America se ricordo ben, gli umani).
    Chissà come mai questa diffusione di queste disgustose cimici!?

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    1. Riguardo l'esagerata diffusione delle cimici o di qualsiasi altro parassita io non ti so rispondere.
      Riguardo gli umani, i parassiti della pelle e non solo abbondano. Dai pidocchi ai vermi intestinali, abbiamo l'imbarazzo della scelta, e alcuni di essi possono anche portarci alla morte.
      Quanto alle "inenarrabili sofferenze" da me citate, a quanto pare gli insetti non sentono il dolore

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Grazie per il tuo commento.

7 aprile 2024