venerdì 27 maggio 2016

Sapone

Mi sto sbizzarrendo con il sapone! Prima lo facevo solo alle "feste comandate" ma ultimamente sempre più spesso, addirittura due giorni di seguito.
Sto facendo sia la versione più semplice da bucato che ricette più complesse e profumate.
Sto anche usando il citrato di sodio: dopo il primo esperimento fallimentare le cose sono andate sempre meglio.

Mi piace molto quello con citrato, alloro e limone. E' quello più chiaro in questa foto. In alcuni ho aggiunto un pochino di zucchero, che dovrebbe favorire la formazione di schiuma.

Quello scuro è con Balsamita, crusca di canapa e limone, e lo sto usando anche se è fatto con olio usato, perché rende la pelle molto morbida.


Ho trovato in rete un procedimento che consente di utilizzare l'olio usato. Ne ho sempre tantissimo, perché una vicina me ne dà almeno due o tre litri al mese.
Si tratta di farlo bollire con acqua e man mano drenarla con un tubicino appoggiato al fondo della pentola, cambiandola alcune volte.
Ovviamente l'acqua ed eventuali residui restano sul fondo della pentola, separati dall'olio, così tenendo il tubicino sul fondo li si eliminano, ma a un certo punto l'acqua finisce! bisogna fare attenzione a non prelevare anche l'olio.
Ovviamente attenzione anche a non scottarsi. L'olio non sarà bollente come durante una frittura, ma certo non è il caso di immergerci le mani.
Dopo avere effettuato alcuni "risciacqui" si fa raffreddare il tutto poi si mette la pentola in congelatore, per separare agevolmente l'ultima acqua rimasta sul fondo.
Con questo sistema ho fatto il sapone alla crusca di canapa appena citato, perché era un esperimento e non volevo rischiare di sprecare olio nuovo, ma di solito lo riservo al sapone da bucato.
Ecco il procedimento di quello alla crusca:
Oleolito di Tanacetum balsamita, con olio ripulito e scongelato
Oleolito pronto
Prima fase di mescola degli ingredienti
La crusca pronta per essere aggiunta
Ecco il nastro
Aggiunta la crusca e l'olio essenziale

Il sapone nella forma a mattone
Il sapone nelle formine


L'ultimo da bucato l'ho colato nelle bottiglie. Nel sapone da bucato metto olio essenziale di limoni di Sicilia.

Una parte l'ho tagliato a fette, bottiglia compresa.

Ma ho anche provato a "sbucciare" una striscia di bottiglia e usarlo intero, impugnando la bottiglia.

Io non ho bisogno di guanti: o il mio sapone da bucato è particolarmente delicato oppure è compatibile con la mia pelle, perché non mi dà alcun problema, ma questo è un modo per non toccarlo direttamente, qualcuno potrebbe trovarlo utile, magari usando bottiglie più piccole o le scatole a parallelepipedo del latte.



Veniamo alle ultime creazioni, quelle dove più mi sono sbizzarrita.
Non tutto è riuscito come mi aspettavo, e ho anche sofferto un po' in fase di preparazione, ma alla fine non mi posso lamentare.
Primo problema: nessuna traccia di nastro. Ho quasi fuso il frullatore nel tentativo di ottenerlo, ma niente! Quando ho sentito odore di frullatore bruciato mi sono arresa e ho versato negli stampi il sapone più liquido della mia vita e nel trasportare gli stampi ne ho addirittura versato un po'.
Mi ha tenuta sulle spine fino a mezzogiorno, quando da "denso" come l'acqua è passato alla consistenza della besciamella, poi finalmente si è dato una mossa e alle 17 sono stata in grado di sformare le saponette dal nuovissimo stampo di silicone.




Le altre le ho sformate la sera.
E' molto più difficile toglierle da questi stampi di plastica dura che acquistai per errore, credendoli di silicone. (erano venduti assieme a una tortiera di silicone!)

Queste sono al limone,

All'anice e finocchio

All'ibiscus ed estratto di edera.
Di questa partita sono rimasta delusa. Speravo che la polvere di ibiscus avrebbe conferito al sapone un colore rosato.

Come si vede dalla foto non è accaduto e sono di un leggero beige punteggiato.

Queste sono con aromi naturali "orientali", burro di mango e polvere dorata.
Gli aromi orientali si sentono a malapena e l'oro? dov'è l'oro? Per questo sono delusa.
Tutti contengono grassi nuovi e, oltre a quanto elencato, proteine di grano e di seta.

Ho provato le scagliette debordate dagli stampini e, considerato che il sapone era stato fatto nemmeno 24 ore prima, direi che promette bene. Ovviamente il verdetto finale si avrà solo tra minimo una quindicina di giorni.


Come solito non rivelo il tipo di grassi, per non scatenare polemiche: i sacri testi sostengono che la mia ricetta non può produrre un sapone solido. Secondo me il primo a scrivere un libro sul sapone si è confuso su questo punto, o c'è stato un errore di stampa, e gli altri non hanno mai voluto contraddire l'autorevole parere. Non so cosa pensare! perché a me viene benissimo, ed è decisamente solido.
Ho appena finito un sapone all'olio di oliva stagionato oltre un anno ed era ancora cremoso, impossibile da maneggiare, questi sono già solidissimi, quindi che ognuno segua le proprie ricette, anche quelle impossibili.

Ora sarò costretta a smettere. Mi ci vorranno mesi per usare tutto questo sapone!


3 commenti:

  1. Ma il sapone fatto con l'olio nuovo lo puoi usare anche per uso personele, è veramente speciale.
    Confesso sono un pò invidiosa,invidia buona naturalmente,io con il sapone,come si dice a Bologna,ci ho dato a mucchio per un po',ho continuato a cercare di fare il sapone con olio,quello nostro,e cenere ma nulla non ci sono riuscita mai.Ho in antipatia la soda e quindi non la uso neanche per fare il sapone.
    Sono testarda e continuerò a provare a farlo con la cenere,forse prima o poi ci riuscirò.
    Complimenti i tuoi saponi sono affascinanti.

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    Risposte
    1. Grazie.
      Spero che riuscirai a fare il sapone con la cenere.
      E' un peccato che tu non sia riuscita a carpire il segreto della signora che te lo preparava.
      Purtroppo io cenere non ne ho,altrimenti la metterei volentieri anche nell'orto.
      Dicono che, dopo la necessaria maturazione, il sapone fatto con la soda è completamente biodegradabile.

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    2. Liliana, sei poi riuscita a fare il sapone con la cenere?

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Grazie per il tuo commento.

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