martedì 15 novembre 2016

Seminato e spuntato

Le semine precedenti non sono andate tutte a buon fine. Ormai è certo che tutte le brassicacee sono state divorate.
Benissimo le carote e la lattuga, bene il cavolo asiatico a getti, così così il resto.

Ho notato alcune piantine nate lungo la stradina. Saranno spuntate dai semi che sparsi lì in primavera, ma ormai non ricordo cosa seminai.
Penso che potrebbero essere di Rincospermum.
Accetto suggerimenti.






Sono convinta che non sia mai troppo presto per seminare le melanzane.
Ho due interessanti varietà orientali da provare, così ho seminato pochi semi per tipo.

venerdì 11 novembre 2016

sapone

A metà ottobre ho preparato questo sapone da bucato.
Una vicina, come solito, mi fornisce l'olio usato, che ho lavato e "ricondizionato" come ho appreso in rete, poi l'ho profumato con foglie di alloro e bucce di mandarino. 
Ho osato per la prima volta un forte eccesso di soda, ben il 9%, consigliata da una mia amica, che usando olio di oliva mette un eccesso del 10%. 
Dopo un "nastro" molto veloce l'ho colato nelle bottiglie.
Il sapone da bucato ora lo faccio sempre in bottiglia, non è elegante ma è comodo sia da fare che da usare: quando con l'uso si consuma basta tagliare via una striscia di plastica e una nuova sezione di sapone si rende disponibile.
Servono bottiglie di misura e forma maneggevole. Quelle rotonde e grandi sono scomode da usare, meglio quelle a sezione quadrata o rettangolare.
La stagionatura mi ha fatto un po' penare; la massa ha impiegato diversi giorni per rassodare e ora, dopo un mese circa, il sapone è ancora leggermente pastoso. Per quello ho aspettato tanto a postare: volevo capire se catalogarlo come successo o insuccesso.
E' una mia mania quella di volere un sapone durissimo, ma non posso lamentarmi nemmeno di questo: ha mantenuto un buon profumo, lajva bene, fa schiuma e nonostante l'esagerato eccesso di soda non è aggressivo sulle mani. Direi che è un successo.
Temevo molto l'eccesso di soda. All'inizio non mettevo alcun eccesso, poi incitata dalla mia amica ho usato il 3% e stavolta il 9.

Lo so che è un sapone da bucato, ma io il bucato a mano lo faccio con le mani, non so usare i guanti, quindi ho bisogno che il sapone non me le scortichi.
Il sapone di Marsiglia, ma anche le saponette da bagno "delicate" che si acquistano, mi fanno seccare e screpolare la pelle, non capisco come una saponetta delicata mi possa ridurre la pelle a grattugia mentre questo mio sapone, fatto con olio usato e con un così alto eccesso di soda, non mi causi nessun problema.
Sarò forse allergica a qualche componente del sapone commerciale, non so. La soluzione, anche senza sapere, è non comprarlo più.

Ha mantenuto un buon profumo, non butterò più le bucce di mandarino. Basta sbucciarli con un pelapatate e tanta pazienza, lasciare asciugare le scorzette e poi macinarle con un macinacaffè o simili.



martedì 8 novembre 2016

Zucca della Styria

Sono riuscita a infiltrare tra le altre zucche una pianta di Zucca della Styria.

Non è ben accetta, perché la polpa è completamente insipida, tanto da non essere considerata di interesse alimentare.
Il suo pregio sono i semi, senza guscio, quindi comodissimi da sgranocchiare e da spremere per ricavare un olio pregiato.

Ho usato ugualmente la polpa.

L'ho tagliata a cubetti, passata in padella con aromi misti e cipolla fresca, sale e dado. Essendo ancora poco saporita l'ho spolverata di grana, Altra trasgressione! Il formaggio non è citato nella mia dieta.


domenica 6 novembre 2016

Fiorito in questi giorni

Continua la fioritura della Tricyrtis, finalmente bella folta. Come già detto da lontano non rende. Qui è dietro ai "settembrini bianchi inglesi" e sembra una macchia grigiastra.





Sedum sieboldii



 

Rosa sanguinea, sempre in fiore


La piccola fioritura autunnale della Bergenia



Il gatto che mi fa sempre i dispetti




sabato 5 novembre 2016

Crisantemi e poco altro

Crisantemi





Il poco altro:

Ortensia mummificata




Finocchio marino, che mi è stato regalato e per giungere fino a me ha passato lungo tempo in una busta. Pare che si stia riprendendo.

Topinambour

Con questi topinambur ho inventato una ricetta riuscita benissimo. Una ricetta spartana, ma essendo io "a dieta" tutto quello che non è insalata scondita è trasgressivo.
Prima cosa li ho sbucciati grattandoli con un attrezzino del mio fantastico coltellino svizzero.
Li ho fatti a piccoli pezzi e li ho passati in padella con poche gocce di olio di oliva e sale marino integrale.
Quando erano quasi cotti ho aggiunto qualche foglia di cipolla egiziana,(no! era un cipollotto asiatico) poi ci ho aggiunto 20 gr. di pasta integrale. E qui sta gran parte della trasgressione: non potrei mangiare nè pasta nè alimenti integrali.
Ho aggiunto anche albume d'uovo rassodato a microonde e tagliato a cubetti.
Mescolato il tutto... buonissimo, non credevo.

venerdì 4 novembre 2016

Mele cotogne

Un amico mi ha regalato due belle mele cotogne raccolte dal suo albero. Sono fortunata, i miei amici sono sempre molto generosi.

Per preparare la marmellata e la gelatina di mele cotogne esistono due metodi: quello maschile e quello femminile.
Quello maschile mi è stato insegnato da un altro amico: si prendono le cotogne e con grande sfoggio di muscoli si tagliano, si ripuliscono e si mettono a bollire.
Quello femminile consiste nel mettere le cotogne intere nell'acqua, farle bollire e solo in seguito togliere il torsolo.
Il metodo femminile è vantaggioso perché, anche se non consente lo sfoggio dei muscoli che in misura sufficiente per tagliare le cotogne anche noi avremmo:

  • non rischiamo di tagliarci durante l'operazione,
  • le bucce e i torsoli devono essere cotti assieme alla marmellata, che senso ha toglierli prima?
  • togliendo prima il torsolo possono rimanere nella marmellata i tipici  "granellini" legnosi (sclereidi) che rovinano la consistenza della marmellata e che in certi casi è meglio non mangiare.

Due cotogne messe a lessare intere in una pentola rotonda lasciano tanto spazio per tanta acqua, così anziché una gelatina ho ottenuto uno sciroppo.
Mettendole a bollire tagliate a pezzetti questo non sarebbe accaduto, ma per ovviare si possono mettere nella pentola dei vasetti di vetro pieni di acqua per occupare lo spazio e riuscire ad immergere completamente le cotogne usando poca acqua.

mercoledì 2 novembre 2016

Ricetta da non ripetere

Se vi ritrovate nell'orto o in giardino una grande quantità di Calendula arvensis, bella, tenera, appena spuntata,
In fondo una parte di "zucca-mostro". E' ancora viva, vegeta e pimpante, e ogni giorno raccolgo qualche fiore.

Se ormai è autunno inoltrato, quindi la suddetta calendula non fiorirà,

Se vi pare uno spreco lasciarla in balia delle gelate e volete evitare tale spreco,

Se leggete in rete che le foglie di Calendula arvensis sono deliziose,
Se pensate che erbe deliziose + semi di miglio = minestra deliziosa...
Lasciate perdere.
La calendula non è velenosa, perché sono ancora viva e vegeta, ma è amara.
Mai più.
Mangio erbe anche più amare, ma questa non mi è piaciuta.


Cordino intrecciato

Un saluto a tutti! Faccio una breve apparizione con un video. Volete intrecciare cordini? Ovviamente io non ho l'abilità di una volta. Q...