O Hibiscus populneus.
Ebbi i semi di questa pianta alcuni anni fa, da un'amica tornata da un viaggio in Africa.
E' una malvacea diffusa nelle aree costiere tropicali di tutto il mondo. Io la devo riparare: passa l'inverno appoggiata sul termosifone in sala.
Accanto a lei mettevo il tamarindo, che ora non ho più.
Avrebbe bisogno del riscaldamento fino a giugno, perché solo allora iniziano a spuntare le nuove foglie.
Frutti, fiori e giovani foglie dovrebbero essere commestibili. Non confermo, perché non ha mai fiorito nè fruttificato, e foglie ne fa proprio pochine, così non le ho assaggiate.
Finché si manterrà abbastanza piccola da poterla portare in casa non perderò la speranza di vederla prima o poi fiorita, per ora mi accontento delle foglie lucide e cuoriformi, anche se la forma generale è un po' sgraziata.
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
lunedì 19 settembre 2016
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