martedì 29 novembre 2016

I pochi e striminziti fiori

Ecco i pochi fiori promessi qualche giorno fa. C'erano anche alcune rose ma sono state rovinate dalla pioggia, non forte ma continua.

Crisantemi bianchi



Ben due Sirfidi in una rosa Sanguinea

La minima rifioritura autunnale della Bergenia

Altri crisantemi

Piccoli cavoli decorativi



Un piccolo cosmos infreddolito.

Domani altre foto. Mi rimproverano perché ne metto troppe e le pagine impiegano troppo a caricarsi.



lunedì 28 novembre 2016

In serra

Quest'anno mi sono impegnata a documentare le semine in serra. Potevo evitare, visto che quasi tutto si è estinto. In particolare i vari cavoli, divorati dalle limacce.

Ora in serra, oltre alle piante solite (anredera, erba aglina, sedano rosso, capperi, cardo scozzese... ) sono rimasti:
- Pomodori. Già. Lo dico subito, così mi tolgo il pensiero. Sono nate tantissime piante di pomodoro. All'inizio le estirpavo, perché erano nate tra i miei cavoli e li soffocavano. Ora le sto lasciando, visto che i cavoli non ci sono più. Ci penserà il freddo a stroncarle.


- Carote
Ovviamente sono piccoline, ma sono nate benissimo e sembrano in buona salute.
Raccoglierò qualche fogliolina, finché sono tenere.


- Cavolo a getti
Anche lui mangiucchiato!


Non ho avuto scelta, ho dovuto mettere l'antilumaca. In serra è ancora peggio che  all'aperto, ma io non lo mescolo alla terra, lo metto in piattini o coperchietti. In serra non serve nemmeno coprirli, perché non piove.

Ne ho diverse altre piantine in una vaschetta, nei prossimi giorni sostituirò quelle mangiate.


- Cicoria.
Sembra piccolissima, ma è perché la raccolgo spesso, voglio evitare che invecchi, rischiando di marcire.

- Coste.
Qui avevo buttato dei semi di rafano vecchissimi che come c'era da aspettarsi non sono germinati. Così ci ho buttati abbondanti semi di coste, altrettanto vecchissimi. Ecco, le coste sono spuntate tutte.

- Lattuga
La stagione non è la migliore, la lattuga non è certo bellissima, ma cresce e si lascia raccogliere. In primavera è già pronta e ai primi caldi esplode. 
Mio papà la chiamava insalata di Pasqua, già da quando non avevamo ancora la serra. 



- Tetragonia.
Immancabile! Si autodissemina in quantità incredibile. Sto sempre attenta, cerco di raccogliere più semi possibile, ma ne cadono sempre a migliaia.
L'ho raccolta proprio ieri e oggi già si potrebbero raccogliere alcune foglie.

Nei prossimi giorni i pochi e striminziti fiori.




domenica 27 novembre 2016

Seminato e cucito

In questa stagione l'orto riposa quasi completamente.
A titolo di semplice prova ho seminato un pochino di Lattuga asparago (Lactuca sativa var. angustana) e  di senape bruna.
Cercavo da anni la lattuga asparago, e non ho resistito alla tentazione di seminarne subito alcuni, col rischio di sprecarli inutilmente.

Visto che ho pochi notizie riguardo l'orto, sto cedendo alla tentazione di presentare sempre più spesso i risultati dei miei esperimenti di cucito, perché in questo periodo ho più possibilità di dedicarmici.
Così ecco un piccolo pupazzetto simpatico.
Niente di eccezionale, ho semplicemente ritagliato un personaggio da un pezzetto di stoffa. Il risultato non è paragonabile ai "diversamente belli" che confeziona la mia amica, e non è nemmeno profumato.
E' solo una piccola cosa che darò a qualche bimbo.



venerdì 25 novembre 2016

25 novembre: Giornata Internazionale per eliminazione della violenza contro le donne




Le tappe della mia speranza:
Che le varie "giornate" non durino un solo giorno,
Che tutte le donne siano rispettate,
Che tutte le persone siano rispettate,
Che gli ideali siano rispettati,
Che tutto ciò che ci circonda abbia il dovuto rispetto e non ci sia più bisogno di "giornate" che risveglino, una volta l'anno, le coscienze. 

mercoledì 23 novembre 2016

Sciarpina

La tagliacuci mi dà sempre grandi soddisfazioni.
Con il suo aiuto ogni pezzetto di stoffa si trasforma in qualcosa di utile.

Tempo fa acquistai un taglio di vellutino di jersey quasi bianco. Subito dopo me ne pentii: appena uscita dal negozio, visto alla luce del sole, mi sembrava più adatto per bordare un costume da Babbo natale che per confezionare un capo di abbigliamento.

Quasi con rabbia mi accostai immediatamente alla tagliacuci e ne ricavai una maglietta con poche semplici cuciture e un bordo a uncinetto, fatto per pigrizia, perché non avevo voglia di orlarla. Con mia sorpresa la utilizzo spesso.
Se non avessi avuto la tagliacuci probabilmente non avrei nemmeno provato a realizzare quella maglietta.


Ma eccoci all'argomento odierno. Avevo avanzato una striscia di quel vellutino quasi bianco e non sapevo cosa farne.
Sì, forse ci potevo bordare un costume da Babbo natale... ma al momento un tale costume non mi serve.
Non ci si poteva fare nemmeno una sciarpa, perché il tessuto si arrotolava inesorabilmente.

Per evitarlo avrei dovuto doppiarlo, ma sia in lunghezza che in larghezza le dimensioni finali sarebbero state inesorabilmente incompatibili con quelle che dovrebbe avere una sciarpa.
Stavo pensando di appiopparlo alla mia amica Luisa, la foto precedente l'avevo scattata per chiederle se le potesse servire... Lei  ne avrebbe sicuramente ricavato qualcosa di bellissimo! ma... alla fine il famigerato "ingegno della Iaia" ha colpito ancora.
Ho iniziato a piegare la stoffa partendo da un angolo, il lato corto con l'inizio di quello lungo e man mano la cucivo con la tagliacuci, arrotolando il tessuto su se stesso.

Arrivata quasi alla fine credevo di dover rinunciare, perché l'arrotolamento sembrava troppo convulso e privo di senso. Invece... alla fine ogni curva ha trovato il suo posto, e le parti che si arrotolavano così messe si compensano tra loro e stanno fin troppo piatte.


La stoffa non era tagliata perfettamente, si trattava di un esperimento che non prometteva di riuscire, così non mi ero nemmeno presa la briga di rifilare i bordi. Devo dire che l'imperfezione del taglio non ha influito negativamente, anzi, dà più movimento.


Mi piace, la mia nuova sciarpina!


domenica 20 novembre 2016

Tarassaco & Lapsana

Ho perso il conto, non so più a che puntata di "Un orto fatto di niente" sono arrivata.

Ieri ho raccolto alcune piante di Tarassaco e di Lapsana communis, due autentici "niente".


La lapsana l'ho proprio estirpata, in alcuni punti, perché è buona, ma davvero infestantissima e non voglio che si espanda in modo incontrollabile. 

Il Tarassaco l'ho preparato in insalata.
L'ho tagliato finemente e l'ho condito con una salsa improvvisata: yogurt, ricotta, sale, aceto di mele, e l'ho accompagnata con del pane. Era tenera, ma piuttosto amarognola, il pane mitiga l'amaro.

Con la Lapsana ho fatto una minestra buonissima, una minestra fatta di "niente":
foglie di lapsana, dado, (lo so, c'è di meglio...) un cucchiaio di farina di riso, un pezzetto di polenta avanzata tagliata a piccoli cubetti e grana.
Sono rimasta stupita anche io, non mi aspettavo che risultasse così buona.

Diptera-Syrphidae Meliscaeva auricollis (Meigen, 1822)

Diptera-Syrphidae Meliscaeva auricollis (Meigen, 1822)

Piccolo sirfide assai grazioso e vanitoso! Si è lasciato fotografare con tutta calma. Oppure era irresistibilmente attratto dai fiori di Sedum sieboldii?

Identificato grazie a un gentilissimo e competente membro del forum Acta plantarum.




venerdì 18 novembre 2016

bunium bulbocastanum

Alias Castagna di terra.
Ho ricevuto questa piantina in primavera da un caro amico. E' attecchita benissimo, durante l'estate è fiorita. E' un'apiacea, quindi i fiori hanno la classica forma ad ombrelle.

Dopo la fioritura sono cresciute tante belle foglie, così ho pensato di utilizzarle,
Per la serie "un orto fatto di niente" ho raccolto qualche foglia di piattello, una bella manciata di foglie di bunium e ho cotto il tutto con brodo e la mia abituale cucchiaiata di miglio decorticato.


Il Bunium è simile al prezzemolo e io odio il prezzemolo, solo l'odore mi fa stare male. Temevo che la mia minestra finisse nella categoria "vietato riprovarci" invece mi è piaciuta molto.

Quando le piantine si saranno ulteriormente moltiplicate assaggerò i bulbi, che dovrebbero essere gustosi, simili alle castagne.
Per ora mi sono limitata a dividere il ceppo e trapiantarne una parte in serra. Non ho molte verdure invernali, chissà se in serra potrà continuare a produrre foglie.

Un'aiuola con 200 piante tutte uguali e disposte in righe ordinate è bellissima da vedere, ma il mio orticello spelacchiato e punteggiato da tante piante diverse e disordinate è comunque produttivo, e riserva a volte belle sorprese.

martedì 15 novembre 2016

Seminato e spuntato

Le semine precedenti non sono andate tutte a buon fine. Ormai è certo che tutte le brassicacee sono state divorate.
Benissimo le carote e la lattuga, bene il cavolo asiatico a getti, così così il resto.

Ho notato alcune piantine nate lungo la stradina. Saranno spuntate dai semi che sparsi lì in primavera, ma ormai non ricordo cosa seminai.
Penso che potrebbero essere di Rincospermum.
Accetto suggerimenti.






Sono convinta che non sia mai troppo presto per seminare le melanzane.
Ho due interessanti varietà orientali da provare, così ho seminato pochi semi per tipo.

venerdì 11 novembre 2016

sapone

A metà ottobre ho preparato questo sapone da bucato.
Una vicina, come solito, mi fornisce l'olio usato, che ho lavato e "ricondizionato" come ho appreso in rete, poi l'ho profumato con foglie di alloro e bucce di mandarino. 
Ho osato per la prima volta un forte eccesso di soda, ben il 9%, consigliata da una mia amica, che usando olio di oliva mette un eccesso del 10%. 
Dopo un "nastro" molto veloce l'ho colato nelle bottiglie.
Il sapone da bucato ora lo faccio sempre in bottiglia, non è elegante ma è comodo sia da fare che da usare: quando con l'uso si consuma basta tagliare via una striscia di plastica e una nuova sezione di sapone si rende disponibile.
Servono bottiglie di misura e forma maneggevole. Quelle rotonde e grandi sono scomode da usare, meglio quelle a sezione quadrata o rettangolare.
La stagionatura mi ha fatto un po' penare; la massa ha impiegato diversi giorni per rassodare e ora, dopo un mese circa, il sapone è ancora leggermente pastoso. Per quello ho aspettato tanto a postare: volevo capire se catalogarlo come successo o insuccesso.
E' una mia mania quella di volere un sapone durissimo, ma non posso lamentarmi nemmeno di questo: ha mantenuto un buon profumo, lajva bene, fa schiuma e nonostante l'esagerato eccesso di soda non è aggressivo sulle mani. Direi che è un successo.
Temevo molto l'eccesso di soda. All'inizio non mettevo alcun eccesso, poi incitata dalla mia amica ho usato il 3% e stavolta il 9.

Lo so che è un sapone da bucato, ma io il bucato a mano lo faccio con le mani, non so usare i guanti, quindi ho bisogno che il sapone non me le scortichi.
Il sapone di Marsiglia, ma anche le saponette da bagno "delicate" che si acquistano, mi fanno seccare e screpolare la pelle, non capisco come una saponetta delicata mi possa ridurre la pelle a grattugia mentre questo mio sapone, fatto con olio usato e con un così alto eccesso di soda, non mi causi nessun problema.
Sarò forse allergica a qualche componente del sapone commerciale, non so. La soluzione, anche senza sapere, è non comprarlo più.

Ha mantenuto un buon profumo, non butterò più le bucce di mandarino. Basta sbucciarli con un pelapatate e tanta pazienza, lasciare asciugare le scorzette e poi macinarle con un macinacaffè o simili.



martedì 8 novembre 2016

Zucca della Styria

Sono riuscita a infiltrare tra le altre zucche una pianta di Zucca della Styria.

Non è ben accetta, perché la polpa è completamente insipida, tanto da non essere considerata di interesse alimentare.
Il suo pregio sono i semi, senza guscio, quindi comodissimi da sgranocchiare e da spremere per ricavare un olio pregiato.

Ho usato ugualmente la polpa.

L'ho tagliata a cubetti, passata in padella con aromi misti e cipolla fresca, sale e dado. Essendo ancora poco saporita l'ho spolverata di grana, Altra trasgressione! Il formaggio non è citato nella mia dieta.


domenica 6 novembre 2016

Fiorito in questi giorni

Continua la fioritura della Tricyrtis, finalmente bella folta. Come già detto da lontano non rende. Qui è dietro ai "settembrini bianchi inglesi" e sembra una macchia grigiastra.





Sedum sieboldii



 

Rosa sanguinea, sempre in fiore


La piccola fioritura autunnale della Bergenia



Il gatto che mi fa sempre i dispetti




Fioriture

Iniziano a fiorire i miei soliti fiori. Sempre quelli, perché non ho seminato novità. Le foto sono nettamente peggiori. Nell'ultimo mese...