giovedì 31 marzo 2016

Ho rifatto il sapone

Sto saponificando alle feste comandate: alla vigilia di Natale e un paio di giorni dopo Pasqua.






Non uso tantissimo sapone, non mi serve prepararlo molto spesso.
Questa volta ho osato un eccesso di soda del 3% sperando di evitare l'irrancidimento. 
Il tipo di olio non lo dico, perché secondo gli esperti con la mia ricetta è impossibile ottenere il sapone. Io so che è possibile, e che il sapone viene abbastanza bene, pulisce, fa schiuma ed è durissimo come piace a me.
So che ci sono ampi margini di miglioramento, e visto che saponifico ogni tre mesi mi ci vorrà parecchio tempo per scoprire tutti i trucchi, ma per il momento, soprattutto considerato il parere degli esperti, mi ritengo più che soddisfatta. 
Confesso solo che oltre ad essere considerato inadatto, si tratta anche di olio usato. Secondo gli esperti con l'olio usato ci si può fare solo un sapone a lunghissima cottura, mentre io ho usato il classico metodo a freddo.

L'olio lo baratto con una vicina in cambio della cicoria. In realtà non sono io ad avere preteso un baratto; la cicoria mi avanza e cerco sempre qualcuno che voglia l'eccesso, è la signora che vuole in qualche modo ricambiare. Prima mi dava delle sfogliatine (biscotti) che considerava "per diabetici" ma in realtà contenevano altissime percentuali di grassi saturi e zucchero.
Preferisco l'olio usato, che almeno lo posso utilizzare.

A questo lotto ho aggiunto degli oli essenziali. Ho scelto il limone, l'Eucalipto citriodora e il ginepro, non per le loro proprietà curative, che purtroppo si perdono a contatto con la soda, e che non avrebbe nemmeno molto senso cercare di ottenere in un sapone da bucato, ma per il loro profumo.
Per ora il sapone ha un aroma leggero e gradevole. Mia mamma non ha mai sopportato l'odore del sapone fatto in casa e non è facile ai complimenti, ma salendo in auto (dove avevo messo il sapone a gelificare) ha notato il buon profumo.

So già dire che il sapone non sarà troppo aggressivo, nonostante l'eccesso di soda. Ieri mattina ho lavato gli attrezzi usati, che avevo lasciati ricoperti dalla patina di pasta di sapone e nonostante solo 24 ore di "stagionatura" le mani sono rimaste morbide.
Il perfezionismo spingerebbe a pulire subito tutto, e in certi casi è impossibile aspettare. Il problema è che i residui non ancora saponificati sono unti e la soda che non ha ancora completato la reazione è caustica. 
Per fortuna stavolta ho avuto la possibilità di aspettare e dopo sole 24 ore ho semplicemente messo a bagno gli attrezzi in un secchio di acqua calda. Il sapone si e sciolto da solo insaponando l'acqua, che ho usato per lavare il pavimento.
Gli attrezzi erano già puliti, hanno avuto bisogno solo di un leggero lavaggio con altra acqua e detersivo per piatti, più per eccesso di zelo che per reale necessità. 
Sono utensili riservati solo alla preparazione del sapone.


mercoledì 30 marzo 2016

Situazione orto




Partiamo dallo spazio principale.
Per ora nell'aiuola 1 c'è solo il Torasan, e ho seminato delle carote che non sono ancora spuntate.
Aiuola n. 2: Cavolo nero e cicoria biondissima, broccolo ramoso calabrese, Benincasa hispida e silene.

Aiuola n. 3: Rabarbaro, Calamintha e due zucchine a cespuglio
Aiuola n. 4: cicoria da radice e piccole piantine di cavolo rosso di Verona

Zona parcheggio: Broccolo Marcantonio, cavolo nero e fragole, due Cucumis sikkimensis.

Zona stradina.
Aiuolina 1: fiori misti
Aiuola 2: Catalogna, Cucumis sikkimensis, poche piantine di bietole da radice, Cavolo "da polenta" (alias cavolo a foglia casertano) e broccolo ramoso calabrese
Aiuola 3: bieta barese vernina.
Aiuola 4: borragine e cavolini di Bruxelles, che non hanno mai prodotto nessun cavolino.

Le aiuole sono in gran parte vuote, le coltivazioni al momento occupano solo una piccola zona.
Pienissima solo la serra.
Lato Sud:
zucche, semenzali di melanzana, peperoni, pomodori, cavolo "da polenta", zucchine a cespuglio, Benincasa hispida, pomodori nani, tantissima cicoria biondissima, lattuga 4 stagioni, sedano rosso, cardo scozzese.
Lato Nord:
Tantissima tetragonia, sedano rosso, biete baresi vernine, papaveri, broccolo "Marcantonio" broccolo fiolaro di Creazzo, cavolo nero, biete selvatiche, le zucche di Liliana.
Inizia a spuntare il Chenopodium gigantheum.

Ho raccolto tantissimo piattello, un po' di borragine e foglie di cicoria da radice.
Sono già pulite, lessate e asciugate in padella,
Se trovo pane secco a sufficienza faccio i canederli.
Altrimenti il solito polpettone di verdura.
Con la scusa che cambio gli ingredienti e che il risultato piace sempre, lo faccio spesso.
Il polpettone di verdure si può mangiare così com'è, accompagnarlo con pomodoro e polenta, farlo a fette  da cucinare velocemente come se fossero scaloppine, o a cubetti, da aggiungere a pasta o riso come condimento, oppure al brodo, direttamente nel piatto, per preparare una minestra in pochi secondi.

martedì 29 marzo 2016

Trasferimento piante

Ho trapiantato in una zona abbandonata l'alberello che mi venne dato anni fa come "melo da fiore" e che invece secondo me è più simile a un pruno.
Se si adatterà alla nuova situazione ne vedremo i frutti.
Visto che i trapianti non sono facili, per me, ho provveduto a spostare anche altri alberelli piccoli e piccolissimi.
Per loro sarà più difficile crescere fino a fruttificare, incontreranno più difficoltà in aperta campagna che nell'ambito protetto dell'orticello, ma io più di così non posso fare.
Dovrei anche eliminare un altro rosmarino e la rosa laxa. So anche a chi darli, ma non sarà facile toglierli.
A me piace molto, la laxa, ma non c'è spazio per farla crescere a sufficienza, e le potature esagerate ne compromettono la fioritura.
Sarà un'impresa anche togliere il rosmarino, perché entrambi sono in una bordura strettissima. Dovrei coltivare il rosmarino solo in vaso.

Poco a poco trapianto anche le verdure: un paio di zucchine e alcuni cetrioli Cucumis sikkimensis.

Ieri sera ho raccolto il broccolo fiolaro di Creazzo e il cavolo nero e li cucinerò oggi in umido.


La scorsa notte, poco prima dell'una, una losca figura si aggirava nell'orticello, squarciando il buio della notte con la fredda lama di luce che scaturiva dalla torcia dello smartphone.
Ero io, uscita a caccia di limacce. Ho dichiarato aperta la stagione di caccia, visto che la pioggia di ieri le ha incoraggiate ad uscire. Ho cercato nelle zone da loro preferite: Hosta, brassicacee, foglie di Hemerocallis, lattuga, fiori di narcisi... ne ho trovate parecchie, in compagnia di alcune piccole chiocciole.
Il problema è che me ne libero lanciandole nel parco. L'erba del parco è meno tenera delle mie lattughine, potrebbero tornare presto.

lunedì 28 marzo 2016

Euleia heraclei

O mosca del sedano, probabilmente maschio, secondo il parere di un gentile e competente iscritto ad Acta plantarum.

Bella, e al momento nemmeno dannosa.





domenica 27 marzo 2016

Buona Pasqua

Auguri! Buona Pasqua!

Triteleia uniflora



Spontanee a bordo parco:

Lamium purpureum

Arum italicum

I primi germogli
Skimmia

Peonia

Ginepro



Chimomanthus praecox


Sedum Telephium
La polpa delle foglie di S. telepium è cicatrizzante.



Il "mix salsiglossa" ovvero le piantine di Salpiglossis sinuata, si è estinto.
Ho iniziato a ripicchettare in terra in serra alcune minuscole piantine di pomodoro. Quest'anno sono proprio in ritardo.

sabato 26 marzo 2016

Anthoxanthum odoratum, Poaceae

Una graminacea spontanea, molto allergizzante, che si trova fiorita nei campi in questa stagione.





       






D'accordo, non riferisco più riguardo il raccolto perché per ora non ci sono novità, ma ho dimenticato di dire che da qualche giorno ho iniziato a raccogliere una delle mie erbe preferite: i germogli di luppolo!
Una foto finché c'è un po' di luce, poi sono andata a raccoglierne altri.







venerdì 25 marzo 2016

L'infida zucca e altri fallimenti culinari

Ho raccolto una buona quantità di borragine, melissa e piattello.
Il progetto iniziale era quelli di fare dei ravioli, poi mi sono ricordata di avere ancora metà zucca, quella poco saporita, così ho riunito il tutto in quello che doveva essere un polpettone di verdura.
Ho lessato le verdure, zucca compresa, e le ho passate in padella.
Convinta di averle asciugate bene ho proceduto alla preparazione del polpettone, aggiungendo grana e uovo.
Di solito lo impasto a mano, ma essendoci verdure a pezzi più grossi, come la zucca, ho passato il tutto leggermente al mixer.
Durante il processo l'infida zucca ha liberato una quantità di umidità che teneva celata al suo interno... Per fortuna non avevo ancora aggiunto le patate lessate, che si sa, non gradiscono l'azione del mixer. Così ho cercato di rimediare aggiungendo il preparato in fiocchi per purè. Niente da fare... ho aggiunto anche pane grattugiato, anche se so che non mi piace in questo tipo di ricette. 
Alla fine ho rimediato stendendo l'impasto in padella, come per fare sottili frittatine, e le ho lasciate cuocere a fuoco bassissimo per parecchio tempo, fino all'evaporazione dell'eccessiva umidità.
Il gusto è risultato buono, ma è stato troppo laborioso arrivare alla soluzione.
Ho recuperato alla grande la zucca insipida, ma sarebbe stato più saggio eliminarla.

Non contenta ho voluto preparare i cracker "light".
Non so quale sia la ricetta industriale dei cracker senza grassi. I miei sono venuti duri duri...
Morale: ai cracker fatti in casa si può aggiungere l' olio di oliva, in ogni caso saranno migliori di quelli magri acquistati.

Foto prima della cottura

giovedì 24 marzo 2016

Carrellata di semenzali

Fotografati il 21 marzo




















La campanula takesimana Elizabeth è una pianta bellissima ma oltremodo infestante. L'anno scorso mi dissero che le foglie sono commestibili. 
Ne avevo assaggiata una in autunno ma non l'ho trovata un granché. Ci ho riprovato in questi giorni e devo dire che in primavera sono ottime.
La "piantagione" di campanule non ha risentito di questo piccolo assaggio, sono piantine che avrei dovuto comunque eliminare, e molte altre sono in sovrappiù.



Nessuna ricetta, l'ho mangiata scondita.

Ho fatto un video per un amico che coltiverà le sue prime zucchine.
La piantina è un po' piccola, infatti aspetterò a trapiantare le altre.

Io faccio così, ma non c'è mai un solo sistema per fare le cose.




mercoledì 23 marzo 2016

Fioriture


Bulbose

Giacinti

Giacinti

Giacinto
Narciso
Muscari



Ranunculus ficaria



Forsythia

Asparagino pugliese. Per il momento ce ne sono solo 4...
Questo Narciso appena sbocciato ha la paracorolla color giallo intenso, in seguito sbiadisce e diventa quasi bianca, come i tepali.

Se Luisa mi legge: sembrava che nel mio orto ci fosse quasi un kg di biete da raccogliere?
Eccole qui, 970 gr. di biete baresi vernine. Sono così pressate nella bacinella che la nascondono completamente.


L'orto sembra sempre vuoto, perché raccolgo tutto prima che si possa rovinare, e le mie piante non diventano mai molto grandi. Per questo motivo alcuni vicini non apprezzano: ogni volta che passano vedono le piantine di verdura sempre piccole e non possono rendersi conto dell'effettiva produttività.


Fioriture

Iniziano a fiorire i miei soliti fiori. Sempre quelli, perché non ho seminato novità. Le foto sono nettamente peggiori. Nell'ultimo mese...