domenica 23 febbraio 2020

Carry on

In questi giorni il Coronavirus impazza a breve distanza da dove abitano i miei parenti, e nella stessa città di un gentilissimo "amico virtuale". Un paio di casi sono ancora più vicini a me. Anche se per ora non ho nulla di cui preoccuparmi, credo che la situazione peggiorerà dappertutto.
Sembra che a Milano chiuderanno tutte le scuole.
Purtroppo ora chi gridava al razzismo, vergognandosi di essere italiano, forse avrà capito che le misure cautelari non erano atti di razzismo contro le persone cinesi, ma misure per tentare di arginare il diffondersi del virus, e che non erano affatto esagerate.
In questo momento sembra (lo so, sto ripetendo le parole) fuori luogo parlare d'altro, ma, forse perché da me non è ancora emergenza,  ho deciso di farlo.
Non penso che i miei semenzali decapitati siano più importanti della salute delle persone, ma  non potendo far nulla per guarire gli ammalati o bloccare il contagio, posso solo continuare a vivere, fino a quando mi verrà concesso.

Non è mancanza di rispetto.

Così sono qui a riferire delle mie piantine di kiwi. Dopo essere sopravvissute in serra fredda durante questo sia pur mite inverno, sono state divorate da ignote "bestiacce".
La vaschetta si trovava su una delle mensole della serra,  postazione non facilissima da raggiungere, per una limaccia. Ora l'ho portata in casa per controllarla.
Nel tentativo di stanare eventuali insetti o piccole limacce nascoste nella terra, ho annaffiato abbondantemente le piantine. Per quello la terra è così inzuppata e piena di muschio. Ovviamente non è uscito nulla, così ora sono in casa.


Questa è lattuga



Il cavolo riccio di Feltre

Tre varietà di pomodori

Qui avevo seminato semi, non tuberi, di Ipomea batatas. Spero di sbagliarmi, ma questi cotiledoni non mi paiono di batata. Se sarò fortunata saranno di spinaci d'acqua, Water convolvulus, oppure di bietoline. Vedremo. Sono particolarmente curiosa, perché ne ho acquistate  ben quattro bustine, e non vedo l'ora di capire di cosa si tratti.

Pomodoro Tzar kolokol (o qualcosa di simile).
 

Delle penultime semine non è nato ancora nulla, solo si inizia ad intravedere un accenno di cotiledone di Okra. 

Oggi ho seminato qualcos'altro, principalmente cucurbitacee. 

Mi sto occupando di demolire pian piano il ramo di Mirabolano, e di estirpare le infestanti che si stanno affacciando numerose. Ho estirpato la palma piccolina e mi sto dedicando, pian piano, a cercare di togliere anche quella più grande.
La piccola l'ho messa in un vaso, della grande, se anche riuscissi a salvarla,  non saprei proprio cosa farmene. Ti distrai un attimo e la tua palma è diventata relativamente "enorme" e completamente ingestibile.



2 commenti:

  1. Ciao Claudia,
    un inverno in serra fredda ho avuto lo stesso problema con una lucertola che mi magiava tutti i germogli di basilico, girasole e pomodori... Non ci credevo fino a che non l'ho vista correre via dalle vaschette. Ho risolto mettendo una retina o tessuto non tessuto, appena diventano più coriacee non le mangiano più. Ciao, Alberto

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    1. Davvero? Una lucertola? Non le ho mai viste mangiare i germogli. Può essere, in serra fa molto caldo, durante il giorno, e le lucertole potrebbero già girare.

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Grazie per il tuo commento.

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