venerdì 6 aprile 2018

Tanto lavoro

Sono molto impegnata, in questo periodo. Sto seminando i fiori, quasi tutti direttamente in piena terra. Non pare, ma anche per seminare direttamente a dimora ci vuole il suo tempo. Poi sto ripicchettando le verdure in serra e trapiantandone altre all'aperto.
Nel fare questo si trovano infestanti da estirpare, spontanee da spostare, verdure o erbe da raccogliere e preparare per pranzo o cena...
Poi c'è da vangare, da annaffiare in serra, da aprirla o chiuderla in modo da regolare la temperatura... e devo anche impedire la fioritura contemporanea di più varietà di brassicacee. No, in realtà non devo, ma lo faccio ugualmente.
Sono fioriti per primi i cavoli acefali misteriosi, il cui seme avevo comperato come "asparagi". Ho visto subito che non lo erano, ma ho fatto bene a seminarli ugualmente, questi cavoli sono buonissimi e teneri.

Per non stare a ripetere sempre la storia, potrei dargli un nome. Finché non scoprirò la sua vera identità lo chiamerò Cavolo asparagino. 

Poi fioriranno i cavoli di Turchia.
Sto invece eliminando i boccioli dal broccolo fiolaro di Creazzo: le piantine sono già "risorte" diverse volte, sopravvivendo alla siccità mentre ero in vacanza e ai parassiti che li avevano prima divorati e poi fatti rinsecchire. Credo che sopporteranno anche questo mio maltrattamento, e mal che vada, se non ottenessi i semi penso che me ne potrei procurare altri.

Poi mi chiedo: ma perché? Sono tre varietà buonissime, e le brassicacee in generale mi piacciono tutte. Non sarebbe una tragedia, se si ibridassero.
Mah, diciamo che "se non son matti non li vogliamo" e io ho tutte le carte in regola per rientrare in questa categoria.

Stasera c'erano ben 5 gechi, tutti grandi!

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