Non sto consigliando le ricette, ma il tipo di cottura, simile a quella dei cantucci: prima in filone e poi affettati, procedimento di doppia cottura cui deriva il nome "biscotti".
I pregi sono la rapidità, e la comodità quando l'impasto dovesse risultare troppo morbido e quindi faticoso da stendere.
Da qualche parte avrei anche la macchinetta sparabiscotti, ma se l'ho nascosta così bene ci sarà un motivo. Così è molto più semplice e veloce.
Questa è una foto non recente. La ricetta comprendeva farina integrale e sciroppo di mela cotogna. Ricordo che non c'erano uova nè olio e che, pur essendo di sapore gradevole, erano risultati piuttosto duri. Li avevo conditi veramente troppo poco.
Li ho rifatti qualche giorno fa, con farina bianca, sale, pochissimo zucchero, pochissimo olio di vinacciolo, buccia di limone, acqua e farina di semi di chia e crusca e sono risultati molto più gradevoli. Come lievitante la mia abituale ammoniaca per dolci.
Buoni e friabili, la chia dà un sapore buonissimo ai biscotti.
Non posso usare latte nè tuorlo d'uovo, e ho notato che impastandoli con solo albume vengono meno friabili che usando della semplice acqua.
Anche se sono poco conditi e ancor meno dolci sono gradevoli e piacciono tantissimo anche ad alcune vicine, così quando li faccio li distribuisco e finiscono subito.
Il loro pregio è il sapore naturale. Non servono aromi particolari, perché non essendoci del lievito chimico non occorre coprire il retrogusto che di solito questo lascia. Apprezzatissimi anche da chi avverte bruciore di stomaco mangiando i dolci acquistati,
Uhmmmm, siamo le spartane del dolce ;), baci
RispondiEliminaCiao, bentornata! Tu sei molto più spartana di me, sei bravissima!
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