venerdì 29 giugno 2018

Fiori di Oenothera e semi di lino

Combinazione nata dalla mia geniale inventiva, che ora vado ad illustrare.
Da qualche giorno desideravo raccogliere i fiori di Oenothera per farne un pochino di marmellata, e finalmente ce l'ho fatta.

Ingredienti della mia "marmellata"
Petali di Oenothera, (che tanto tempo due ore sarebbero stati secchi)
due piccole mele
buccia e succo di limone
zucchero.
Non peso niente.
Mentre mi accingevo a preparare gli ingredienti, avvolta nell'inebriante profumo dell'enotera, pensavo che le "marmellate" a base di mele sono poco gelatinose.
Un paio di giorni fa stavo pensando a come smaltire dei semi di lino.
Li avevo acquistati per produrre il gel per i capelli, ma l'esperimento è stato disastroso. La mia folta ma ispida chioma, debitamente cosparsa di gel ai semi con tutte le aggiunte raccomandate da una carissima amica, aveva assunto un aspetto orripilante.
Quindi il resto dei semi di lino giaceva dimenticato in dispensa.
Detto, fatto. Ho bollito dei semi di lino e ho aggiunto un po' della loro gelatina alla marmellata.
Non so ancora giudicare il risultato dell'esperimento, perché non ho ancora assaggiato la marmellata, ma dall'aspetto non sembra male. Forse pregiudicherà la serbevolezza, ma ho chiuso il vasetto bollente, DOPO aver fatto riprendere il bollore nel microonde, e appena freddo l'ho messo in frigorifero. E' un vasetto piuttosto piccolo, non durerà molto.

Mi sono poi ritrovata con una mezza tazza di gel di semi di lino avanzato e un po' di semi bolliti e strizzati nel sacchettino-filtro.
Che farne? Torta!
Procedimento:
I semi bolliti e strizzati
Messi nel mixer piccolo (che il mio trita meglio rispetto a quello grande)
Aggiunta farina a sufficienza perché si tritassero (senza erano troppo appiccicosi...) e buccia di limone.
Tritati fino ad avere la consistenza del pangrattato
Messo il trito in una ciotola
Aggiunto: sale, zucchero, lievito, olio ex. v. di oliva (di semi non ne avevo)
Mescolato e aggiunto il resto del gel di semi di lino,
Ma... faceva caldo!
Così:
Padella con fondo spesso sul gas
foglio antiaderente nella padella,
Impasto versato sul foglio (ovviamente in strato sottile, in pratica quasi un pancake)
Coperchio
Stracci sul coperchio per non disperdere il calore e cottura a fiamma bassa. L'ho girata a 3/4 di cottura per sicurezza.

Risultato? non ho una documentazione fotografica. La torta è sparita in meno di tre minuti.
Unico problema? il retrogusto di lievito. Ne ho messo veramente poco, ma si sentiva. In realtà l'ho sentito solo io, perché gli altri sono talmente abituati che non se ne accorgono nemmeno.
Ah, l'ho detto che, lievito a parte, è adatta anche per i vegani? (Pare che nel lievito ci sia uno stabilizzante di origine animale).
Tutto sommato direi che è stato un successo.

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