Tanti tanti anni or sono, cucii questa bambolina di
stoffa.
Qualche giorno fa ho notato che ormai era sporca e rovinata dal tempo e ho scattato queste foto come ricordo, prima di buttarla via.
La prima annotazione riguarda i capelli. Sebbene io abbia usato dei fili molto più lunghi di quanto mi sembrasse necessario, come si vede i capelli sono ancora piuttosto corti. Occorre abbondare!
Lo scialle è completamente tarmato. Si tratta di un nastro di Möbius, lavorato a uncinetto. All'epoca mi venne la curiosità di sperimentare questa superficie "magica," con un solo lato e un solo bordo, e la lavorai già così, non preparando una striscia e cucendola dopo.
La gonna, decisamente troppo lunga, e il pagliaccetto sono ricavati da avanzi di tessuto. C'erano arricciature di elastico rosso al collo e alle gambe, ora quasi sparite.
Alle bamboline "belle," quelle che non ho tenuto, facevo i mutandoni con il pizzo, questa fu una soluzione veloce, dettata dalla pigrizia.
La bambolina non ha mai avuto un nome, e non ha senso darglielo ora. Ora do un nome anche alle farfalle che in inverno si stabiliscono in casa, rallegrando l'ambiente...
Ecco Tarcisio.
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
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Una fantasia inesauribile! Brava!
RispondiEliminaGrazie!
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