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Un sacco pieno di portulaca raccolta |
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Il Cucumis sikkimensis maturo |
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La caratteristica buccia screpolata |
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I semi |
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Semi |
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I semi sono avvolti da una densa massa gelatinosa |
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Per liberarli velocemente li metto in un sacchetto di nylon |
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Li strofino sotto l'acqua |
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Fiori di zucca "abbrustoliti" |
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Cioè fritti senza olio |
Siccome avevo poco pangrattato mi sono inventata qualcosa.
Quelli scuri li ho prima passati nella solita pastella: acqua, un pochino di olio, un pochino di grana, erbe aromatiche e spezie, compresa curcuma, sale.
Poi li ho passati nella farina di semi di Chia.
Visto che anche la Chia stava per finire, l'ho man mano mescolata alla Machica, farina di orzo tostata.
Come sempre messi in padella a fuoco quasi inesistente finché non diventano asciutti e friabili.
Forse con il pane sono migliori, ma anche così non sono male.
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Falsi spaghetti. |
Non sento di certo la mancanza della pasta. Non mi è mai piaciuta più di tanto, la mangiavo molto raramene e non ne ho mai fatto una malattia il privarmene, però quando ho lessato le coste di amaranto e le ho viste così simili a spaghetti verdi le ho proposte proprio sotto questo aspetto.
Chiamarla ricetta è ridicolo.
Sono semplicemente coste tolte dalle foglie di amaranto, fatte lessare pochi minuti in acqua. Niente altro.
Ovviamente ci si potrebbe mettere di tutto: burro, olio, formaggio, aromi vari...
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Uno scorpione. Non gli manca una pinza, è coperta da un pezzetto di ragnatela... |
Pomodori
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Fiorito l'Ornitogalum
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