Le mie piantine per ora se la cavano. Le lampadine le stanno aiutando in queste giornate buie.
Anche le plantuline di cavolo all'aperto non se la passano male. Non so come stia il rabarbaro, non mi sono ricordata di controllarlo. La neve è quasi completamente sciolta, ne rimane solo un angolino in ombra, ma in giro non se ne vede più. Così ho ricominciato a raccogliere qualche verdura. Mentre scrivo è quasi mezzanotte, per cui posso dire che "ieri" ho raccolto borragine, crespino, lapsana e una brassicacea molto buona di cui non ricordo il nome.
Devo cercare di ottenere la semenza.
Cercando di rammentare senza successo il nome di quel cavolo ho guardato le foto dell'anno scorso. Ho scoperto che il 5 marzo c'erano violette e Galanthus fioriti. Quest'anno è tutto indietro. Meglio, altrimenti il freddo improvviso avrebbe fatto danni.
Temo per la fioritura del Mirabolano, ma ci sono ancora speranze.
C'è stata una vittima tra i gechi. Ero contenta che fossero diventati saggi. Per la prima volta andati veramente in letargo, spariti già da più di due mesi, credo. Ieri ho trovato un piccolissimo geco morto, in un posto insolito, per loro.
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
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