Continuo a sbizzarrirmi con la preparazione del sapone.
Mi sono procurata nuovi oli essenziali, con risultati più o meno soddisfacenti.
Ecco cosa ne penso:
Limone: Pensavo fosse uno spreco usare l'olio essenziale di limone biologico nel sapone, invece è l'unico che garantisce un profumo persistente, quello da coltura convenzionale sparisce completamente.
Mandorla amara. Non ero convinta, invece il risultato mi piace!
Eucalipto. Pensavo a un sapone balsamico, indicato per dare sollievo in caso di malanni di stagione. Ho aggiunto anche della mica verde, il mio primo tentativo di tintura fine a se stessa (non derivata direttamente dagli ingredienti). Niente da fare. L'odore dell'eucalipto è svanito, e per fortuna! L'olio essenziale di eucalipto non è molto gradevole. La tintura con la mica non è risultata poi così artistica.
Canfora: molto buono! Uso canfora e limone nel sapone da bucato.
Anice e finocchio. Su un libro ho letto che è il "sapone del pescatore" ma un pescatore smentisce questa teoria. In ogni caso, dopo molti tentativi, ho trovato la giusta formula per ottenere il meglio da questi due oli essenziali. Unico neo il costo, davvero elevato.
Lavanda: a molti piace, a me non tanto
Pompelmo. Buono
Menta: resta solo un leggerissimo aroma.
Ho aggiunto anche bucce di mandarino biologico essiccate e polverizzate, per un effetto esfoliante. Niente male.
Mi capitano ancora strani risultati, ma finora niente di irreparabile.
Alcune saponette alla menta e alla mandorla sono risultate cremose. Le ho diluite in acqua ed ho ottenuto un ottimo sapone liquido, dalla consistenza non filamentosa, che è il difetto del sapone fatto in casa con la soda, quando viene reso liquido. Non ho ancora compreso il motivo di tale consistenza, visto avevo utilizzato il mio solito modus operandi, ma per ora va bene così.
In estate trovo comodo mettere le formine di sapone in auto, al sole, per completare la reazione. Finita la bella stagione le ho messe un paio di volte in forno, ma non sono rimasta soddisfatta. Per le formine in silicone nessun problema, ma quelle di plastica si sono fuse! Così ho trovato una soluzione: il vassoio del forno con acqua, messo sul gas. Non si è fuso niente e il risultato mi pare equivalente a quello ottenuto con il metodo a caldo (con l'unico neo di non potere aggiungere ingredienti a fine cottura).
Altra novità, i saponi natalizi. Il risultato non è il massimo, ma mi piace fare qualcosa di diverso.
Ecco la produzione di questa sera.
Facendo reagire il sapone a bagnomaria il procedimento è rapidissimo. Le ho già sformate e provate, anche se sarebbe d'obbligo lasciarle stagionare un po'.
Le provo subito per una sorta di test: se non mi scorticano dopo due ore dalla preparazione, sono certa che non potranno causare problemi di sorta dopo l'adeguata stagionatura.
Stavolta ho spolverato l'interno degli stampi con della mica, anziché passarla in seguito sulle saponette.
Purtroppo il sapone artigianale non si può vendere. Saponificare mi piace tantissimo, e sarebbe bello poterne preparare di più.
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
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Ma sei un'artista! Bravissima!
RispondiEliminaEsagerata! Grazie
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