sabato 8 febbraio 2020

Sabato produttivo, parte prima

Stamattina avrei voluto raccogliere un po' di erbe spontanee nell'orto, invece mi sono resa conto che non ce l'avrei fatta.
Avevo una confezione da litro di albume d'uovo, aperto già da un paio di giorni, e non volevo rischiare che andasse a male, così mi sono dedicata a quello. Avevo un po' di preparato per biscotti pronto dall'ultima volta.
Questo facilita molto le cose. Quando devo macinare i semi di lino e preparare tutti gli altri ingredienti, mi ci vuole molto più tempo.
Secondo me la resa finale non cambia assolutamente: se i biscotti vengono impastati con sola acqua o con acqua e albume il risultato finale  mi sembra identico, ma, appunto, non volevo che l'albume andasse a male. Così ho impastato il preparato con l'acqua aromatizzata alla buccia d'arancia, un cucchiaio d'olio, e un po' di albume, ottenendo una pastella cremosa.

Con una parte di questa pastella ho fatto l'esperimento che avevo pensato la settimana scorsa: l'ho versata in uno stampo per plumcake, l'ho fatta cuocere a microonde, e una volta rappreso ho tagliato il panetto a fettine sottili, che ho messo poi in padella a tostare.



Ecco le cialdine mentre stanno tostando.

All'altra parte di impasto ho aggiunto un po' di cacao e ho fatto i soliti biscotti morbidi/alias micro tortini, mettendo l'impasto a cucchiaiate in padella.


Direi che sono venuti ottimi entrambi.
Stavolta non lo dico solo io, li ho dati anche a una vicina criticona, che li ha apprezzati, pur giudicandoli poco dolci.
"Buoni!" ha detto "Ma la Nutella è più dolce! Se ci hai messo il cioccolato devono essere dolci come la Nutella!"
Ecco, io la Nutella non la mangio da... penso almeno da un decennio, e nemmeno ricordo quanto sia dolce. Chi li desidera più dolci può intingerli in latte o the zuccherati.

Poi ha aggiunto: "C'è anche un po' troppo burro! E' facile fare i biscotti, con tutto questo burro!"
E io trattenevo a stento le risa, perché in tutti quei biscotti (tante cialdine più tanti micro tortini al cacao) c'erano in tutto due cucchiai di olio, e nemmeno l'ombra del burro, nemmeno in padella.


Con il resto dell'albume ho preparato delle crepes, in parte ridotte a tagliatelle e condite con salsa di pomodoro. Le ho già mangiate a pranzo. Altre le ho farcite con crema di cioccolato preparata da me è anche quelle he ho già mangiate per dessert a pranzo.
Stavolta il pranzo non è stato spartano come il passato di verdure di domenica scorsa! Anzi!

Le tagliatelle di crepes non sono al dente come le tagliatelle di grano duro, sono una cosa diversa ovviamente, però sono buone. Avevo messo una foto delle tagliatelle condite e impiattate ma era sfocatissima e l'ho tolta. D'aspetto assomiglia a un piatto di pasta al sugo, niente di che. Il sugo deve essere più liquido, perché le crepes assorbono.

Per fare le crepes metto albume, un pochino di olio e farina q.b. nel bicchierone del frullatore a immersione. Frullo e verso a piccole dosi, meglio dire a giuste dosi,  in una padellina anti aderente senza altro condimento. In questo caso l'albume fa la differenza: non sono mai riuscita ad ottenere una crepes commestibile senza la presenza almeno di albume d'uovo.
Quando usavo le uova intere aggiungevo anche acqua. Ora da alcuni anni uso solo gli albumi, e gli albumi pastorizzati sono più acquosi, così spesso non la aggiungo.

Le altre crepes sono lì, pronte per essere utilizzate nei prossimi giorni.
...continua...

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Fiori

 Perdonate i colori falsi di queste foto. Ormai il cellulare è questo 😕.