lunedì 8 agosto 2016

Un orto pieno di niente, seconda parte.

Oggi due piante "rosse", Chenopodio e Atreplice
Un visitatore, vedendo le mie piante di spinacione (Atreplice rossa, Atriplex hortensis) disse con tono insofferente: "Ecco, se io avessi quelle cose lì nell'orto le strapperei subito".
In effetti anche loro sono "erbacce" come il chenopodio.
Mentre quest'ultimo si autodissemina abbondantemente, l'atreplice non si trova perfettamente a suo agio da me, così lo semino e accudisco.
Foto di repertorio

A chi è abituato ad acquistare le verdure surgelate di solito si dice che entrambe si usano "come gli spinaci".
Io da quando ho scoperto queste "erbacce" non ho più seminato gli spinaci (e nemmeno li ho acquistati surgelati).
Diciamo che si usano generalmente cotte, quindi nelle stesse ricette, ma il risultato non è paragonabile.

Molto bello il riso con l'atreplice, che prende un bel colore.
Foto di repertorio

Io non sono una fan delle frittate con verdura, ma la frittata con il chenopodio è molto buona.
La parte difficile è raccoglierle e pulirle.
In genere raccolgo le foglie una a una, perché se si asportano completamente i ramoscelli se ne compromette il massimo sviluppo. Poco male, non si otterranno piante alte tre metri ma la raccolta è più veloce.
Il vantaggio di raccogliere i ramoscelli è mitigato dal fatto che le foglie devono essere comunque staccate in seguito, se non si vogliono trovare "tronchi" nel piatto.
Inoltre entrambe le piante piacciono anche a diversi insetti, che depositano le loro uova sulla pagina inferiore delle foglie.
Uova probabilmente di lepidottero sotto una foglia di Chenopodio
Occorre quindi girare le foglie una a una per scoprire l'eventuale presenza delle uova.
Uova di Eurydema ornata sotto una foglia di Chenopodio


Nelle foto si vedono i granellini farinosi presenti sulla pagina inferiore delle foglie di chenopodio. Il nome comune di "Farinelli" è dato da questa patina farinosa.

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7 aprile 2024