Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
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Ciao Iaia, come stai? Da poco ho scoperto il tuo bellissimo blog, con grande interesse sto leggendo tutti i post dall’inizio. Mi meraviglia la tua cultura, mi piacciono le tue strane ricette, i piatti che prepari con quello che trovi nell’orto. So che a volte non stai bene e adesso mi sembra strano non trovare un tuo scritto da qualche giorno, spero di trovarne uno presto (magari domani)! Un abbraccio
RispondiEliminaGentile amica anonima, o amico?
EliminaSei davvero gentile, grazie.
In effetti sto passando un brutto periodo.
Chissà, forse nei prossimi giorni scatterò qualche foto delle nuove fioriture.
La mia cultura, ahimè è scarsa. Quel poco che so me lo insegnano di volta in volta alcuni gentili personaggi che forniscono le identificazioni di piante ed animali.
A volte non voglio approfittare troppo, così ipotizzo, in genere sbagliando.
A presto!
Cara Iaia, mi spiace che tu stia passando un brutto periodo. Ti auguro di riprenderti presto, curati e riposati!
EliminaLeggendo i tuoi post, mi sembra di capire che sottovaluti te stessa. Forza, cerca di aumentare la tua autostima perché hai tante qualità (cultura compresa).
Guarisci presto! Un abbraccio da Titina
Grazie!
EliminaScarsa cultura!?
EliminaLa cultura salottiera, libresca, non di rado di intellettualoidi che fuori dai loro circoli non saprebbero distinguere un cetriolo da una cazzuola, non di rado diventa uno sterile bloccarsi autocelebrante.
Cultura senza coltura nulla è!
Vengo qui e apprendo molte cose, mi faccio un po' di cultura sana e intelligente.
Grazie!
WOW, grazie.
EliminaIn effetti conosco e distinguo i cetrioli dalle cazzuole. È già un buon inizio!
Grazie per le visite, i commenti e i link.
Verde sempre bello!
RispondiEliminaNon sarà chissà quale meraviglia, ma per noi quasi milanesi è già un lusso. C'è anche la parte del bosco, ma pare che sia zona di spaccio, così non ci vado.
EliminaCi sono ancora angoli di bellezza in Lombardia.
EliminaPochi, residuali, in mezzo a croste di cemento, asfalto, plexiglas che si espandono senza limite, ma qualcosa di vivo, verde e bello esiste ancora!
Per fortuna sì. 🙂
EliminaSperiamo possa migliorare la manutenzione. Davanti a me il parthenocissus e la phytolacca stanno ingoiando tutto, e io non sono più in grado di tenerle a bada.
Prime foto:
RispondiEliminaquasi certamente carpino nero (ostrya carpinifolia), una delle specie più comuni in Lombardia nei boschi caldi.
Non sono un botanico, ma solo un alberofilo e pertanto non conosco le altre erbacee.
Ciao,
Lorenz
Grazie, modifico.
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