giovedì 17 maggio 2018

Inizio con un tralcio di zucca




Inizio con la foto di un tralcio di zucca. Quest'anno non ho molte piante di zucca. Iniziamo dal fatto che sono partita con l'idea di coltivare solo la Zucca santa bellunese, per evitare ibridazioni, e che inaspettatamente ne sono nate pochissime!
Poi credevo di avere seminato una gran quantità di kangua-li, che invece si sono rivelati essere cetrioli. Anche se i loro frutti sarebbero stati raccolti in gran parte immaturi, sono sempre zucche che erano state messe in conto ed ora non ci posso più far conto.
Ieri ho notato che una delle piante di zucca santa, nello specifico la prima trapiantata, ha il tralcio piatto. Qualche anno fa ebbi un'enorme pianta di zucchine, dalla cui radice si dipartivano tre enormi tralci piatti. Aveva corone di fiori e frutticini tutto attorno ai tralci, a breve distanza le une dalle altre. Non allegò nemmeno un frutto. Così quando vedo un fusto piatto lo interpreto come un brutto segno.

Ecco la multiflora simplex, con i suoi piccolissimi fiori. Da me non ha lo spazio per esprimersi. Ne diedi una pianta a un'amica, e in questa stagione è una meraviglia. La fa correre lungo la recinzione e la ringhiera delle scale, e da lontano sembra piena di fiocchi di neve.




Come mio solito sono riuscita a mescolare le varietà di pomodori. Questa per ora è la tipologia di pianta più bella: foglie molto scure, rigide, pianta compatta. Sembra più piccola di quanto sia in realtà perché è interrata per circa 40 cm, come mia abitudine, ma è la varietà più piccola tra quelle che ho. Dovrebbe essere un pomodoro brutto avuto da un gentilissimo amico virtuale. Ho visto le foto una decina di minuti fa e ho deciso che "pomodoro brutto" non rende l'idea. Lo chiamerò Brutto di brutto.


Un tipico esempio della confusione che regna indisturbata. Questa è la serra. Mi dispiace estirpare le piantine di fiori che crescono spontanee, così ora hanno preso il sopravvento. Altro in serra: tetragonia, qualche pianta di pomodoro e peperone ancora in attesa del trapianto; lattuga, erbette, coste, il sedicente wataer convolvuvulus e cicoria, tutte in fioritura; zucche e l'onnipresente borragine. Anche se la serra è sempre aperta, devo assolutamente trovare il tempo e le forze per scoprirla, quel telo di plastica deve sparire al più presto. 

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento.

7 aprile 2024