Così avevo soprannominato l'anno scorso la spagnoletta del Golfo di Gaeta e di Formia. Il mio ormai famoso "Amico antipatico" mi aveva presentato questo pomodoro, descrivendolo come molto acido. Da qui il soprannome.
Procurarsi le piantine, e di conseguenza i semi, non è stato facile, è stata necessaria la collaborazione di diverse persone, in particolare di Giuseppe 'Sparwasser'.
Ebbene, attendo ancora una conferma ufficiale, perché purtroppo tutti i miei cartellini prima o dopo sono andati a farsi benedire, ma sono quasi certa che siano loro. L'unica incongruenza è che il gusto non è poi coì acido. La pezzatura è uniforme, in media di 55 g a pomodoro con variazioni di massimo 2-3 grammi in più o in meno.
Stabilito che si tratta di un buon pomodoro, non lo coltiverò più, perché la buccia è molto spessa e anche difficile da togliere.
Non mi sembra che aiuti a renderlo più serbevole.
Nel post di di ieri ci sono le foto sulla pianta e delle bacche intere, oggi ecco l'interno.
**** edit ****
Con ogni probabilità si tratta del Casalino di Cerveteri e non della Spagnoletta di Gaeta.
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
martedì 23 luglio 2019
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