La mia Impatiens trovatella
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
giovedì 29 novembre 2018
martedì 27 novembre 2018
Forme tipiche di Episyrphus balteatus (e grillo)
Ecco le altre foto, sempre su un fiore di Nicandra physalodes.
Non so se sia giusto definirle "Forme tipiche" solo perché sono quelle che conosco io.
Non so se sia giusto definirle "Forme tipiche" solo perché sono quelle che conosco io.
Ci dovrebbero essere anche pezzetti di cimice e di grillo, ma non li vedo più! Forse erano in foto che ho eliminato.
lunedì 26 novembre 2018
Choysia ternata e Asclepias curassavica
La pianta presentava molti bocciolini, ma è giustamente arrivato il freddo e come prevedibile non sono riusciti ad aprirsi.
Anche l'Asclepias curassavica mette sempre i boccioli in ritardo e non riesce a fiorire.
sabato 24 novembre 2018
Episyrphus balteatus
Non mi sembrava un Episyrphus balteatus! invece lo è, me l'ha confermato il mio pazientissimo identificatore sul forum di Acta plantarum.
domenica 18 novembre 2018
Oltre la stradina
Cosa c'è oltre il "mio" pezzetto di stradina?
Niente di spettacolare, ma per noi è importante. E' il parco della Besozza.
La Besozza era un fontanile che scorreva proprio dove ora c'è il mio orto. Ora è stato ricostruito, ma non è più attivo. A volte c'è acqua, ma non credo sia sorgiva.
La Besozza era anche una cascina. Ora c'è un parco, con un bosco.
Ecco il percorso per raggiungerlo.
Appena girato l'angolo la stradina diventa quasi lugubre
Proseguendo migliora un pochino
Poi si sale su un ponte che consente di attraversare la strada Rivoltana.
Tanti anni fa, quando il parco e il ponte non c'erano, per andare nei campi passavamo sotto la strada Rivoltana, camminando nell'alvo del fontanile Besozza. Perché anche allora la strada Rivolana era piuttosto trafficata, non era consigliabile attraversarla.
Ci andavo soprattutto con la nonna e le mie amichette, ma spesso venivano anche mia mamma e altre persone adulte, che raccoglievano erbe spontanee nei campi.
Dal ponte si ha subito la triste visione di un albero capitozzato
Niente di spettacolare, ma per noi è importante. E' il parco della Besozza.
La Besozza era un fontanile che scorreva proprio dove ora c'è il mio orto. Ora è stato ricostruito, ma non è più attivo. A volte c'è acqua, ma non credo sia sorgiva.
La Besozza era anche una cascina. Ora c'è un parco, con un bosco.
Ecco il percorso per raggiungerlo.
Appena girato l'angolo la stradina diventa quasi lugubre
Proseguendo migliora un pochino
Poi si sale su un ponte che consente di attraversare la strada Rivoltana.
Tanti anni fa, quando il parco e il ponte non c'erano, per andare nei campi passavamo sotto la strada Rivoltana, camminando nell'alvo del fontanile Besozza. Perché anche allora la strada Rivolana era piuttosto trafficata, non era consigliabile attraversarla.
Ci andavo soprattutto con la nonna e le mie amichette, ma spesso venivano anche mia mamma e altre persone adulte, che raccoglievano erbe spontanee nei campi.
Dal ponte si ha subito la triste visione di un albero capitozzato
Il ponte è davvero solido, ma qualche spiraglio tra le assi risveglia le mie vertigini.
Il ponte può essere aperto, in caso di passaggio di trasporti eccezionali.
Concludo con la vista dalla fine del ponte.
Questo è il parco della Besozza. Come dicevo, non ha nulla di eccezionale, se visto così, da lontano, ma nasconde un pullulare di specie animali e vegetali. Ci sono persone che ogni giorno scoprono qualche novità.
Io per oggi mi accontento di mostrare che c'è dell'altro, che il bosco della Besozza non è solo quella "codina" di parco che arriva fino davanti a casa mia.
venerdì 16 novembre 2018
A volte mi chiedo
A volte mi chiedo il perché delle cose.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
Salvatore Quasimodo
martedì 13 novembre 2018
Melanzane
Una mezz'ora fa stavo rileggendo l'interessantissimo Blog del mio amico J. Sparwasser.
https://carosellopugliese.blogspot.com
Leggevo delle sue melanzane, delle sue semine, e mi sono resa conto di non avere ancora seminato le melanzane.
La luna è crescente, dovrebbe essere perfetta per la semina di piante che devono fiorire.
Per me non è mai troppo presto. Anche le piante di peperoni che avevo acquistato la primavera scorsa hanno iniziato a fruttificare da pochissimo, e adesso sono stracariche di frutti acerbi.
Così ho posto rimedio e ho messo a pregerminare qualche seme autoprodotto di melanzana.
Adesso che ci penso, dovrei mettere anche qualche peperone.
Spero di averne, vado a cercarli.
https://carosellopugliese.blogspot.com
Leggevo delle sue melanzane, delle sue semine, e mi sono resa conto di non avere ancora seminato le melanzane.
La luna è crescente, dovrebbe essere perfetta per la semina di piante che devono fiorire.
Per me non è mai troppo presto. Anche le piante di peperoni che avevo acquistato la primavera scorsa hanno iniziato a fruttificare da pochissimo, e adesso sono stracariche di frutti acerbi.
Così ho posto rimedio e ho messo a pregerminare qualche seme autoprodotto di melanzana.
Adesso che ci penso, dovrei mettere anche qualche peperone.
Spero di averne, vado a cercarli.
sabato 10 novembre 2018
Tetragonia e mantide
Stamattina ho raccolto parecchia tetragonia. Con tutta questa pioggia sta iniziando a rovinarsi e preferisco raccoglierla finché è ancora buona.
L'ho raccolta facendo molta attenzione, scartando le foglie brutte e gli steli duri, per averla già quasi pulita. Quindi non mi sarei mai immaginata, portando verso casa il mio secchio di verdura, di essere osservata da due occhietti verdi.
Ho scacciato l'intrusa, ho messo la tetragonia in acqua e sono tornata per fotografare la mantide.
Quasi non avevo il coraggio di lavare la tetragonia, temevo di trovarci dentro qualche altro grosso insetto! Così l'ho lasciata nell'acqua piuttosto a lungo, per dare il tempo ad eventuali intrusi di uscire. È andata bene, quando l'ho lavata e mondata non ho trovato altre sorprese.
L'ho raccolta facendo molta attenzione, scartando le foglie brutte e gli steli duri, per averla già quasi pulita. Quindi non mi sarei mai immaginata, portando verso casa il mio secchio di verdura, di essere osservata da due occhietti verdi.
Ho scacciato l'intrusa, ho messo la tetragonia in acqua e sono tornata per fotografare la mantide.
Quasi non avevo il coraggio di lavare la tetragonia, temevo di trovarci dentro qualche altro grosso insetto! Così l'ho lasciata nell'acqua piuttosto a lungo, per dare il tempo ad eventuali intrusi di uscire. È andata bene, quando l'ho lavata e mondata non ho trovato altre sorprese.
giovedì 8 novembre 2018
Plectranthus mona lavender
Con questo nome mi è stato regalato, ma non sono certissima che lo sia veramente.
Non ha assolutamente un color lavanda, tutt'al più un rosa pallido. Le dimensioni non aumentano negli anni. Probabilmente non ama il vaso.
Questo non significa che sia brutto!
Nell'insieme non ha nulla di spettacolare.
Non ha assolutamente un color lavanda, tutt'al più un rosa pallido. Le dimensioni non aumentano negli anni. Probabilmente non ama il vaso.
Questo non significa che sia brutto!
Nell'insieme non ha nulla di spettacolare.
Osservandolo più da vicino, si rivelano particolari interessanti.
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