domenica 29 marzo 2015

La zanzara tigre

Sappiamo che non ci sono più le zanzare di una volta.
Chi avrebbe mai pensato che avrei rimpianto le pigre e grasse zanzare che appestavano le nostre notti sudaticce? Ora abbiamo le moderne e scattanti zanzare tigre, che non conoscono orari e a malapena riposano in inverno.
Stamattina sono stata svegliata alle 6 dalla prima zanzara tigre, che non mi ha dato tregua finché non l'ho ammazzata. Spero che piacciano ai gechi, perché si preannuncia un'estate fastidiosa.

Sto cercando di rimediare alla strage di cucurbitacee e delle altre piantine ribaltate dal vento nei giorni scorsi.
Ho seminato tortarelli, l'ultimo seme di carosello mezzolungo di Polignano, melone da serbo di Angelo, i mitici cetrioli bianchi di Laura e zucchine genovesi. Ho seminato anche alcuni semi di zucchine trombette di Albenga, provenienti da 3 donatori diversi (le avevo mescolate). Sono semi del 2009, non credo che nasceranno.

Tra le 6 e le 9...
ho raccolto cicoria e melissa, poi dovrò assolutamente raccogliere la tetragonia. Ho estirpato le infestanti sulla stradina, che erano tutte fiorite.
Ho trapiantato: water convolvulus, altra rucola selvatica, chenopodium capitatum, tagete, altre zucchine che avevo dimenticato ieri (dimenticate! già estirpate dal semenzaio e poggiate sul terreno. Non ci vedevo più per la stanchezza, probabilmente) e pomodori.
Ho seminato: fagioli di Lima, perché anche se dovevano essere perenni quelli dell'anno scorso ormai non ho più speranza che ributtino, li avevo protetti ma qui il clima non è proprio adatto, qualche arachide, perché le prime che avevo seminato dopo essere spuntate sono seccate, e chia. Spero di riuscire a seminare i "fagiolini malatini" e i Redland's green leaf.
Continuo a vangare, un pezzettino alla volta.

Con la melissa vorrei cucinare una frittata.

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