Buon Natale a tutti i seminatori e coltivatori.
A noi che seminiamo piante, e agli esperantisti che seminano la pace.
Bonan Kristnaskon
Quello che semino, coltivo, raccolgo e cucino. Bonus extra: quello che cucio, taglio, invento, incollo...
Buon Natale a tutti i seminatori e coltivatori.
A noi che seminiamo piante, e agli esperantisti che seminano la pace.
Bonan Kristnaskon
Quest'anno con cioccolato acquistato.
Ripieno: mandorle, datteri, burro di arachidi, canditi autoprodotti, spezie "natalizie", cacao, zucchero. Il tutto triturato fino a consistenza cremosa.
Ho steso il ripieno con il mattarello.
L'ho tagliato a quadratini.
Ho messo il cioccolato fuso negli stampini, ho aggiunto il ripieno
Ho messo altro cioccolato fuso.
Dopo il riposino in frigo, eccoli pronti per un piccolo regalino.
Aiuto... da dove inizio?
Nel mio frigo c'erano quelle "cotolette," già formate e impanate, dovevo solo friggerle.
Belle, regolari, sottili. Appena messe in padella hanno iniziato a gonfiarsi e ad eruttare. Proprio come dalla bocca di un vulcano, il ripieno spingeva contro la panatura, cercando una via di fuga.
Alla prova di assaggio mi hanno assalito considerazioni contrastanti. Sì, il ripieno (non lo posso più chiamare nè crocchetta nè cotoletta) nonostante il colorito non molto invitante, non aveva un cattivo sapore, anzi! ma era una crema, niente altro che una crema. Però, se faccio un ripieno con la verza, avrà colore di verza, non si scappa.
La panatura era croccantissima! e quindi non era malvagia. Dopo qualche minuto era ancora più croccante.
Ovviamente a mia mamma non sono piaciute, e se ne è molto lamentata, però, tra una lamentela e l'altra, ha divorato le tre più grandi. Se le fossero piaciute, avrebbe mangiato anche il piatto. Io non sono stata da meno, perché ho fatto fuori le 4 "piccole"...
Per ridare un po' di dignità a questa sorta di vellutata impanata, posso solo cambiare nome alla "ricetta". La chiamerò: "Falsi sofficini con ripieno cremoso di Verza e Patata". Magari qualche produttore di surgelati precotti prenderà spunto.
Mia mamma ha voglia di fritto. Non c'è altra spiegazione. Da un paio di giorni mi dice che ha visto in televisione qualcuno che cucinava le foglie di verza impanate e fritte, e le chiamava "cotolette di verza" e voleva che gliele cucinassi. Per fortuna sono riuscita a farle comprendere che in televisione sembra tutto facile, ma impanare e friggere una foglia di verza, per me non sarebbe stato poi così facile. No, a parte che i fiori di zucca non li friggo, faccio il fritto finto, ma impanare un fiore di zucca è più facile che impanare una foglia di verza. Dici di no? Proveresti a impanartele e friggertele da sola?
Ovviamente non ha accettato questa soluzione, ma alla fine abbiamo contrattato e ha accettato che io provassi a preparare delle "cotolette" di verza più simili alle vere cotolette, quindi sotto forma di crocchette Al momento, non so ancora come sarà il risultato.
Per ora mi sono limitata a prepararle, senza cuocerle. Ci ho messo ben cinque foglie di verza scottate. Il grande errore è stato metterci una patata. Avrei dovuto usare il preparato per purè, che è asciutto, e ci avevo pensato più volte, avevo anche preso in mano la busta. Usare il preparato per purè mi sembra sempre sbagliato. Non uso molti prodotti industriali, così quando uso il preparato, mi sento sempre un po' quella che predica bene e razzola male.
Ora non è più tempo di piangere sulla patata cruda. In effetti in nella preparazione delle crocchette di verdure, il preparato è molto comodo. Quindi; ho mescolato la verza scottata, una patata cruda grattugiata, del formaggio Grana e un po' di sale. Per ovviare alla troppa umidità ho aggiunto parecchio semolino precotto. Tutto nel mixer,
Qui c'erano due orribili fotografie dell'impasto prima e durante la formazione delle "cotolette". Avrebbero potuto illustrare la consistenza dell'impasto, ma erano davvero orribili. L'impasto aveva una buona consistenza, che non appiccicava alle mani. Le foto le ho tolte.
Dall'impasto ho ottenuto ben 7 crocchette, piuttosto grandi, rotonde o leggermente ovali, e le ho impanate. Al posto dell'uovo io uso una miscela di acqua e farina, ma ovviamente l'uovo è un'ottima soluzione. Le ho passate prime nel pane, poi in acqua e farina, poi di nuovo nel pane. Stasera le friggerò.
Fritta è buona anche la suola delle scarpe, si usa dire, ma temo di avere inventato una ricetta che non sarà buona nemmeno fritta. Vi aggiornerò in seguito.
Ho salato troppo la polenta. Immangiabile. Ne faccio sempre pochissima, cotta a microonde. Qualsiasi persona "normale" l'avrebbe semplicemente buttata.
Io oggi l'ho trasformata in "pappardelle," e domani farò gli gnocchetti. Ho un avanzo di verze in umido, condirò gli gnocchetti con quelle verze.
Basta mescolare e impastare la polenta avanzata con farina bianca. Se la polenta è normale, si può aggiungere un po' di sale, ma di solito basta quello del condimento. Ovviamente io non l'ho dovuto aggiungere.
La si stende con il mattarello e la si taglia nel formato preferito. Una breve cottura, poi l'ho condita con zucca e funghi secchi.
Mi nemanĝebligis mian "polenta-n" aldonante al ĝi tro multe da salo. Mi ĉiam preparas tre malmulte da "polenta", kuirante ĝin per mikroonda-forno. Ajna "normala" homo simple forĵetus, tiom malmulte da manĝajo.
Mi hodiaŭ uzis parte da ĝi por prepari "pappardelle-n" kaj morgaŭ mi faros etajn "gnocchi"-n.
Sufiĉas miksi restaĵon da "polenta" kun blanka faruno, kaj eventuale aldoni iom da salo. Evidente, hodiaŭ mi ne devis aldoni ĝin.
Nun, nur necesas subtiligi la paston per pastorulo, kaj tranĉi ĝin kiel oni preferas. Post mallonga kuirado, mi aldonis jam kiuritajn tranĉetojn da kukurbo kaj boletoj.
Per la sama pasto oni povas fari "crescentine". Post maldikigi la paston per pastorulo, sufiĉas kuiri ĝin en pato kiel "piadina".
Mi ankaŭ kuiris tranĉaĵojn da kukurbo, farunitaj kaj frititaj. Ili estis por panjo, kiu tre ŝatas ĝin,
Qualche milione di piante di Calendula.
Quasi niente altro. La lattuga non è spuntata. Molte spontanee, qualche cavolo acefalo.
Mirto da raccogliere, altrimenti cadrà tutto. Sto aspettando di avere meno dolore alle mani.
Qualche fiore di senecio angulatus
Qualche pallina di Ruscus!
Ricomincio con le cialde.
Non sapendo più come alleviare i dolori alle mani, sto facendo un ultimo tentativo: eliminare il glutine. Questo mi ha dato lo spunto per ricominciare a cucinare le cialde.
Ieri le ho preparate con lenticchie crude frullate con acqua, e fecola di patate, sale.
Oggi con farina di mais e farina di riso.
I dolori continuano a farmi compagnia. Comunque le cialde sono così buone che non è necessario essere intolleranti al glutine, per mangiarle. Il segreto per averle buone e croccanti consiste nel preparare una pastella piuttosto liquida, stenderla sottile, e avere molta pazienza: lasciarle sul fuoco basso finché diventano croccanti. Ingredienti a occhio. Aromi, spezie, erbe aromatiche? Tutte quelle che volete. Io non le voglio.
Al limite verdura, come facevo la scorsa estate.
Cosa fare, quando hai preparato qualcosa di simile al ripieno di magro per fare i ravioli, MA hai un commensale schizzinoso che non vuole i ...