lunedì 29 ottobre 2018

Cucire quando la vista è scarsa

Non ho una vista d'aquila. Per cucire, a mano o a macchina, occorre infilare gli aghi, e questo a volte capita spesso. A macchina quasi sempre è solo per cambiare il colore, a mano perché le gugliate non possono superare una certa lunghezza. Così già dall'infanzia avevo inventato un metodo per mitigare questa fatica. Sì, inventato. Allora non c'erano tutorial su internet, e nemmeno la possibilità economica di acquistare molte riviste.
Poi ho scoperto che ovviamente anche altri lo fanno, nessuna,novità, ma se qualcuno avesse i miei stessi problemi potrebbe trarre vantaggio da questo metodo.
Si inizia lasciando sempre gli aghi infilati. Il più piccolo pezzetto di filo, quando è infilato in una cruna è un nostro alleato.
Basta unire al filo corto un nuovo filo, di colore uguale o diverso secondo le esigenze.
Per farlo si può usare un nodo alla tessitora, che è molto piccolo ma resistente, i capi si possono tagliare via senza che questo si sciolga.
Ma... a mio avviso non è cosa facile. Io so fare nodi e intrecci di vari tipi ma non il nodo alla tessitora.
Di nuovo c'è una soluzione. Basta fare un cappio, passarci il secondo filo attraverso, tirare i due capi del cappio. Si sentirà un piccolo schiocco, è il nodo che "si gira".
Il nodo alla tessitora in versione semplice è fatto.
Ma... e qui entra in gioco la solita rubrica della "Posta del cuore... di bue!"
La mia amica, (quella non tecnologica, che non usa nemmeno il cellulare) non sapeva fare il cappio, e non riuscivo a spiegarglielo. Nonostante io abbia una lateralizzazione mista, quasi ambidestra, il cappio lo so fare solo con la sinistra. E lei solo a destra.
Ecco come sono riuscita a farglielo capire: con il cavo delle cuffie
Si fa un cappio con il filo n. 1 (è indifferente: nuovo o vecchio, purché sia abbastanza lungo)



Il cappio è fatto. Nell'anello si passa l'altro filo. Dove io ho messo il dito

Si stringe il cappio fino a fare "girare" il nodo. Io ovviamente non ho nessuna intenzione di 'far girare'  il mio dito...

Ecco il corrispondente con il filo


Dopo aver tirato i capi del cappio e girato il nodo, con cautela lo si fa passare attraverso la cruna dell'ago.


Fatto. Ora si può tagliare via il filo vecchio e usare il nuovo. Oppure...
Se la stoffa non è fine e delicata si può continuare a cucire, come ho fatto io in queste foto, dove stavo cucendo un orlo a punto mosca su un jeans elasticizzato.
L'unico accorgimento: per fare in modo che il nodo passi attraverso la trama senza causare danni si deve cucire puntando nel tessuto non la punta, ma la cruna. Con un po' di attenzione lo si può fare, e senza nemmeno bucarsi.




Essendo il tessuto molto grossolano i pochi cm. di cucitura con filo triplo non causano alcun problema.

Perché? Semplicemente per pigrizia.
Per non affrancare il filo vecchio e quello nuovo.
Cucendo gli orli a mano faccio comunque dei nodi ogni pochi punti, per evitare che, in caso di rottura del filo, si disfi tutto loro. Eppure affrancare il filo vecchio e poi quello nuovo mi sembra troppo faticoso. La pigrizia fa strani scherzi...

Dietro si nota la rifinitura a tagliacuci. Sempre in azzurro,  ma è una cucitura diversa. Io sono una pessima blogger. Non ho tempo di fare esempi apposta per la pubblicazione, scatto foto a quello che sto cucendo davvero. Questa è diventata la mia gonna preferita.


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